SANTI, TESTIMONI E PREGHIERE |
STORIE | 20 agosto - San Bernardo di Chiaravalle |
San Bernardo di Chiaravalle, che si festeggia oggi, 20 agosto, occupa un posto di tutto rilievo nella storia della Chiesa. Monaco cistercense, fine teologo, attento lettore della Regola di san Benedetto da Norcia e riformatore della vita monastica, è stato soprattutto un innamorato della santissima Vergine Madre di Dio. San Bernardo scrisse bellissime invocazioni alla Madonna; a lui è attribuita anche la bella e miracolosa preghiera alla Madonna dal titolo Memorare (Ricordati).
LA GIOVINEZZA. Bernard de Fontaine nacque in Francia tra l'aprile e l'agosto del 1090 da una nobile famiglia borgognona, terzo di sette figli del signore di Fontaine, vassallo di Oddone I di Borgogna. Fin dalla nascita era destinato alla vita ecclesiastica, e compì i primi studi presso i canonici regolari di Sain-Vorles di Chatillon. Attratto irresistibilmente dalla nuova forma di vita monastica che aveva preso corpo a Cîteaux (da cui il nome Cistercensi) ad opera di Roberto di Molesmes, nel 1112 entrò in quel monastero con una trentina di persone - parenti e amici - che lo avevano seguito per vestire l'abito monastico.
L'OPERA. A soli 25 anni fu inviato una campagna disabitata nella regione della Champagne per fondarvi un nuovo monastero cistercense; quella valle fu da lui rinominata Clairvaux (italianizzato in Chiaravalle) e divenne un centro di richiamo e di irradiazione di vita monastica aderente con rigore e austerità alla regola di san Benedetto. Bernardo, rigoroso e umile, criticava la vita monastica condotta dai monaci di Cluny troppo lontana dai valori benedettini di povertà, austerità e santità. Percorse l'Europa per ristabilire la pace e l'unità della Chiesa combattendo con grande zelo le eresie e intervenne più volte in questioni che riguardavano i comportamenti scorretti degli ecclesiastici. Ispirò anche la Regola dell'Ordine dei cavalieri Templari, che avevano il compito di vigilare sulle strade percorse dai pellegrini che si recavano al Santo Sepolcro. Grazie al suo intervento alcune sette ereticali furono ricomposte e famosa è la sua condanna dell'insegnamento del filosofo Pietro Abelardo; su mandato del Papa promosse la seconda Crociata per la difesa del regno cristiano di Gerusalemme. Quando la Crociata fallì davanti alla città di Damasco, Bernardo osservò che era a causa dei troppi peccati commessi.
Scrisse sermoni, lettere, trattati rimasti famosi sulla grazia e il libero arbitrio, sull'umiltà e la superbia, sul Battesimo, sui doveri dei vescovi... ; ma gli scritti più belli sono quelli sulla Vergine Maria, che chiama Stella del mare cui guardare per non vacillare quando infuriano i venti delle tentazioni, e Mediatrice di grazie. I suoi ultimi anni furono i più amari per il diffondersi di eresie e per la sofferenza fisica.
Morì per un tumore allo stomaco il 20 agosto 1153. Fu seppellito nel monastero, ma durante la Rivoluzione francese i suoi resti furono distrutti; rimase solo la testa che ora si venera nella Cattedrale di Troyes.
Fu proclamato santo da papa Alessandro III nell'anno 1174. Nel 1830 Pio VIII gli attribuì il titolo di Dottore della Chiesa.
Nota: Dante, all'inizio del Canto XXXIII del Paradiso, affida a san Bernardo il compito di intercedere presso la Vergine Maria affinché il poeta possa vedere Dio. Ecco le prime due splendide terzine:
“Vergine Madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d’etterno consiglio, / tu se’ colei che l’umana natura / nobilitasti sì, che ‘l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura.
(Vergine e madre, figlia del tuo Figlio, la più umile e grande di tutte le creature, oggetto del disegno eterno di Dio, tu sei colei che nobilitasti tanto la natura umana che il suo Artefice non disdegnò di farsi propria creatura)
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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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