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CELEBRAZIONI MARIANE | 15 settembre - Beata Vergine Maria Addolorata |
Oggi, 15 settembre, ricorre la memoria dei dolori della Beata Vergine Maria. La commemorazione è stata preceduta dalla festa dell'Esaltazione della Santa Croce, celebrata ieri.
LE ORIGINI DEL CULTO
La devozione alla Vergine Addolorata fu stabilita in questa data da papa Pio X, ma il culto della Madonna Addolorata e dei suoi Sette Dolori esisteva già fin dal Medioevo. I dolori inizialmente erano 5, come 5 erano i Gaudi, e rappresentavano momenti della vita di Maria raccontati nei Vangeli o tramandati dalla devozione popolare. Già anticamente i dolori di Maria venivano rappresentati da cinque e poi da sette spade conficcate nel cuore.
Nell'XI secolo ebbe inizio una letteratura che portò alla composizione in varie lingue del "Pianto della Vergine". La testimonianza più popolare è la sequenza "Stabat Mater", composta nel XIII secolo, tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi. Più tardi ebbero inizio le prime celebrazioni liturgiche del tempo della Passione sulla "compassione di Maria" e dalla metà del Duecento l'Ordine dei Servi di Maria si distinse particolarmente per la diffusione del culto dell'Addolorata.
Nello specifico il culto era fondato sulla scena del calvario e sull'affidamento della Madre fatto da Gesù in croce a Giovanni e nel 1482 papa Sisto IV fece inserire nel Messale romano una messa incentrata sull'azione salvifica di Maria ai piedi della croce, con il titolo di "Nostra Signora della Pietà", o anche "della Beata Vergine Maria dei sette dolori". Fu poi Pio X che ne fissò definitivamente la data al 15 settembre e nel 1969 il nuovo calendario soppresse del tutto la commemorazione nel tempo di Passione e la memoria dei "sette dolori", poiché si intende contemplare "il dolore" di Maria.
UN'ICONA DA CONTEMPLARE
In quel tempo, stavano presso la Croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Cleopa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19,25-27).
Papa Francesco, riferendosi al brano di Giovanni che presenta Maria sotto la croce di Gesù, osserva che questo passo del Vangelo è più per contemplare che per riflettere: "contemplare la madre di Gesù, contemplare questo segno di contraddizione, perché Gesù è vincitore, ma sulla croce...: ci vuole fede per capire, o almeno per avvicinarsi a questo mistero". Del resto Maria era "sempre dietro a suo Figlio: per questo diciamo che è la prima discepola". Il papa ha concluso invitando "soltanto, in silenzio, a contemplare, a guardare: che sia lo Spirito Santo a dire a ognuno di noi quello di cui abbiamo bisogno". (dalla meditazione mattutina in Santa Marta del 15 settembre 2017)
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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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