SANTI, TESTIMONI E PREGHIERE |
STORIE | 30 settembre - San Girolamo |
Oggi, 30 settembre, si ricorda uno dei grandi Dottori della Chiesa, la cui importanza nella tradizione cattolica è immensa: San Girolamo, l'asceta traduttore delle Sacre Scritture in latino.
La vita
Nato verso l'anno 347 a Stridone, al confine tra la Dalmazia e la Pannonia da una famiglia benestante di religione cristiana, Sofronio Eusebio Girolamo ricevette una solida istruzione di base nella città natale; compì poi gli studi a Roma presso valenti maestri. Nell'Urbe fu attratto per un certo periodo dalla vita mondana, ma poi, ravvedutosi e ricevuto il battesimo nel 366, si aggregò ad un gruppo di ferventi cristiani di Aquileia, riuniti intorno al vescovo Valeriano. Mentre approfondiva lo studio del latino, del greco e dell'ebraico, maturò la scelta di una vita ascetica. Verso il 372, carico di molti testi classici, si recò ad Antiochia di Siria. Seguirono dieci anni di permanenza nel deserto di Calcide, a sud di Aleppo, e in quel lungo periodo di solitudine e meditazione si dedicò allo studio della Parola di Dio ed ebbe modo di riflettere sul divario tra la mentalità pagana e la vita cristiana. scrisse molte opere che gettarono le basi dell'eremitismo occidentale. Nel 379 tornò ad Antiochia dove fu ordinato presbitero dal vescovo Paolino e si spostò a Costantinopoli dove continuò a studiare il greco sotto la guida di Gregorio Nazianzeno.
Nel 382 lo troviamo a Roma, a fianco di papa Damaso: intraprende una nuova traduzione in latino dei testi biblici, dà vita ad un circolo biblico e diviene maestro e guida spirituale delle nobildonne romane che desiderano approfondire la Parola di Dio. Ma Girolamo ha un carattere scontroso e polemico: egli condanna con durezza vizi ed ipocrisie e si attira così le critiche e l'antipatia di molti dotti e sapienti. Cosicché, morto Damaso, ritorna in Oriente con alcuni monaci e un gruppo di donne sue seguaci. Si ferma a Betlemme dove continua a dedicarsi alla difesa della fede contro le numerose eresie del tempo e fonda un monastero maschile e uno femminile e un ospizio per i pellegrini in visita in Terra Santa. Trascorso il resto della vita vicino ai luoghi santi, si spegne nella sua cella, vicino alla grotta della Natività, il 30 settembre del 419 o 420.
L'opera
La profonda e vasta erudizione consentirono a Girolamo di svolgere a favore della Chiesa il lavoro di revisione e traduzione di molti testi biblici: attuò la revisione dei quattro Vangeli in latino, del Salterio e di parte dell'Antico Testamento. È autore della cosiddetta Vulgata, il testo ufficiale della Chiesa latina che è stato riconosciuto come tale dal Concilio di Trento e che rimane in vigore anche dopo la recente revisione. Il rigore con cui san Girolamo procedette è riconosciuto ancora oggi come un capolavoro che è un tributo alla verità: uno strumento che ci mette in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura. Perché, dice san Girolamo: «Cerchiamo di imparare sulla terra quelle verità, la cui consistenza persisterà anche nel cielo» (Ep. 53,10)
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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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