SANTI, TESTIMONI E PREGHIERE |
STORIE | 22 maggio - Santa Rita da Cascia |
Il vero nome di Rita (1381-1457) è Margherita Lotti, nata a Roccaporena di Cascia in Umbria da una famiglia in cui i genitori sono molto stimati in città per la loro attività di pacieri.
LA VITA
Rita andò in sposa ad un giovane di cui era innamorata, che aveva però un carattere risentito ed era coinvolto in contese e rivalità politiche. A causa di queste egli fu assassinato lasciandola vedova con due figli ancora ragazzi. I due giovani avrebbero voluto vendicare la morte del padre, ma morirono prima di mettere in atto il loro proposito, forse a causa della peste che imperversava in quel tempo. Le continue preghiere di Rita per la riappacificazione furono il suo unico conforto. Dopo la tragica scomparsa dei suoi cari, a circa 36 anni, dopo aver attraversato mille difficoltà, fu accolta nel Monastero di santa Maria Maddalena dove ricevette l’abito e la Regola di sant’Agostino. Qui visse in contemplazione, preghiera e penitenza i suoi lunghi anni di vita claustrale, ma fu anche attiva nell’assistenza ai malati e come paciera, anche in occasione di dispute teologiche.
Narra la storia che la Santa, mentre invocava ardentemente il Signore chiedendogli se avesse accolto le sue preghiere e le sue sofferenze in espiazione dei peccati dei suoi congiunti, ricevette sulla fronte una spina della corona di Cristo come segno dell’amore divino.
Si racconta anche che, mentre era malata, ad una parente che era venuta a trovarla durante il suo ultimo inverno, chiese di raccogliere nell’orto una rosa e due fichi. La parente li trovò e glieli portò. Per questo la Santa viene spesso rappresentata con le rose tra le braccia. Spirò nella notte fra il 21 e il 22 maggio 1457 e la tradizione vuole che le campane del Monastero si siano messe a suonare da sole, richiamando la cittadinanza a venerare la suora santa. Subito si cominciò a spargere la fama delle sue facoltà taumaturgiche. Per iniziativa delle autorità comunali, i primi miracoli di santa Rita furono trascritti in un elenco (il Codex miraculorum); tra i primi, quello di un cieco che riebbe la vista.
IL CULTO
Se tra il popolo la venerazione fu grande fin da subito, non altrettanto avvenne per il suo cammino di ascesa verso gli altari. Il processo di beatificazione, iniziato nel 1626 si concluse dopo due anni. Invece il processo per la canonizzazione, riaperto nel 1853, fu interrotto più volte per una lunga serie di vicissitudini, finché finalmente Rita fu proclamata santa da papa Leone XIII il 24 maggio 1900.
Rita è stata proclamata dai fedeli la “Santa dei casi impossibili” (o Santa degli impossibili), perché ha insegnato che se ci si affida a Dio, tutto può accadere. Sono moltissime le testimonianze di grazie ricevute per sua intercessione. A lei si rivolgono i cristiani di tutto il mondo, che la considerano modello di umiltà, sacrificio, ascolto dell’altro e ricerca del dialogo e della riconciliazione.
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Aggiornamento: giovedì 21 ottobre 2021
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