Maldobrìe
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Storie di mare e di terra
di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna
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SOMMARIO
Introduzione
Le Maldobrìe
Storie di mare e di terra sono ambientate nelle vecchie province dell'Impero Austro-ungarico.
Si tratta di alcune gustosissime scenette in dialetto triestino tratte dalla ricca serie che la sede RAI di Trieste realizzò e trasmise fra gli anni '60 e '70 nel corso delle trasmissioni El campanón, Cari stornèi e altre.
Il protagonista è Bortolo, un pescivendolo ex uomo di mare, che racconta le sue storie a siora Nina, una popolana triestina pettegola e credulona.
Le Maldobrìe sono state pubblicate in varie raccolte a stampa, che differiscono dalla realizzazione radiofonica per particolari minimi, evidentemente motivati da esigenze di ambientazione.
Qui di seguito, a fianco di ciascun titolo, sono riportati fra parentesi quadre due numeri separati da virgola: il primo numero fa riferimento alla citazione bibliografica posta alla fine di questa pagina, il secondo indica la posizione della Maldobrìa all'interno del volume citato.
Bortolo interpretato da Lino Savorani
- La màndola, 5.09 Mb [3, 26].
Nella quale Bortolo descrive la felice condizione dei Commissari di bordo sulle navi passeggeri di linea e narra quanto questo incarico, dopo la repentina morte del Commissario Fonda, fosse ambito sulla «Marta Washington» affidata al Comandante Nìcolich.
- L'ultimo Absburgo, 4.39 Mb [5, 6].
Nella quale, all'inizio della Grande Guerra, non essendo ancora venuto a morte il vecchio Imperatore, il suo Erede l'Arciduca Carlo perlustra i dipressi del fronte con Nini Chauffeur nell'auto guidata da quest'ultimo.
- L'ora che uccide, 3.54 Mb [5, 16]
Nella quale sul quadrante del vecchio orologio della Cresima di Bortolo, dono dell'avvocato Miagòstovich, batte un'ora storica per il destino della vecchia Europa nella ben munita piazzaforte marìttima di Pola.
- Il viaggio di nozze, 4.16 Mb [5, 23].
In cui un viaggio di nozze d'altri tempi, dopo essere stato lungamente discusso e predisposto, porta la Fides Petris e il Nicoletto Nicolich, a una classica meta agognata dai promessi sposi di tutto il mondo.
- Caffè caffè, 2.96 Mb [5,29].
Nella quale si narra della difficoltà di procurarsi l'aromatica bevanda subito dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale e del progressivo diffondersi dei surrogati, uno dei quali ideato da Bortolo.
- Il sacco di Antìvari, 5.81 Mb [5, 35].
In cui si parla di quello che, assieme a un altro, è — da noi — uno dei più antichi mestieri del mondo: il contrabbando, e di come a Rabaz, dopo il pensionamento della Finanza Rimbaldo cominciò l'era dei Buttoraz.
- La grande illusione, 3.58 Mb [5, 48].
Nella quale la lunga e profonda insenatura che con il nome di Canal di Leme penetra profondamente dall' Adriatico nel cuore dell'Istria è meta d'un ricercatore di tesori che i tempi nuovi rendono improbabili.
- La casa di Ragusa, 3.92 Mb [6, 11].
Ovvero la casa della vecchia zia benestante e nubile, personaggio frequente, se non addirittura immancabile, nella storia di grandi e piccole famiglie come, in questo caso, quella di Marco Mitis. Sul cui destino Bortolo, nel suo volubile favoleggiare, ci propone un'altra ipotesi.
- Sapore di sale, 3.32 Mb [6, 26].
In cui si spiega come e qualmente anche in uno Stato affacciato sull'Adriatico con una lunga e frastagliata costa e benché il mare sia notoriamente salato, durante i conflitti e le conflagrazioni mondiali venga tosto o tardi a mancare il sale, con conseguenze spesso inimmaginabili.
- K. K. K., 4.50 Mb [6, 28].
Tre kappa di seguito che da noi, nelle Vecchie Province, non significano e non hanno mai significato Ku Klux Klan, ma semplicemente Kaiser und Königliche Kriegsmarine, ovvero Imperialregia Marina di Guerra. Ma qui non di guerra si parla, bensì di quanto accadde nell'isola di Cherso quando la guerra era già finita da un pezzo.
Altri interpreti
Le puntate che seguono sono state trasmesse più recentemente:
Bortolo č interpretato da Gianfranco Saletta e siora Nina da Ariella Reggio.
- Il ponte di Galata, 2.45 Mb [1, 47].
Nella quale si parla della famosa cartomante di Gàlata in Costantinopoli che godeva di grande reputazione presso il Comandante Brazzànovich nonchè di un fortuito incontro sul Bosforo che ebbe in seguito influssi quanto mai benefici sull'esistenza di Bortolo.
- Gli stati successori, 2.78 Mb [2, 40].
Nella quale Bortolo fornisce qualche dato sul trattamento pensionistico applicato dagli Stati Successori della Duplice ai militari ex a.u. e narra la sconcertante storia del sottufficiale di Marina Menigo, del Primo Tenente Malabòtich, dell'Arciduca Rodolfo d'Absburgo, nonché di Gigi Vovo da Pinguente.
- Trecento giorni a Pechino (*), 7.83 Mb [3, 18].
Nella quale Bortolo narra di un viaggio sulla linea di Morea a bordo della «Silvia Tripcovich», al comando del Comandante Okrétich, reduce e superstite dell'atroce guerra di China agli albori del secolo.
- La dogana turca (*) 7.58 Mb [4, 21]
Nella quale Bortolo racconta dell'imprevedibile fioritura di traffici suscitata dalla rivoluzione dei Giovani Turchi, dei relativi dazi imposti dal nuovo regime e dello spiraglio trovato dal Comandante Bogdànovich, dalmata d'ingegno, in una Porta non più Ottomana.
- Sigla di chiusura, 0.61 Mb
Processo alle parole
Era questa una delle rubriche della trasmissione El campanón, con sottotitolo La parola alla difesa del buon tempo andato, dalla quale sono tratti i brani relativi ai vocaboli dialettali sottoindicati.
Alcune osservazioni
1.
La qualità sonora non è elevata a causa dei mezzi tecnici molto modesti che avevo a disposizione quando eseguii le registrazioni originali, nonché per il deterioramento dei nastri.
2.
Ho ritenuto di fare cosa utile mettendo a disposizione queste testimonianze sonore, anche se modeste sotto l'aspetto tecnico, perché le registrazioni delle Maldobrìe sembrano introvabili.
Con sorpresa e un po' di amarezza ho scoperto che successivamente qualcuno ha approfittato di questo lavoro, duplicandolo e distribuendolo in varie forme senza fare alcun riferimento alla fonte originale, che è costituita da questa pagina.
3.
Le registrazioni dei brani contrassegnati con un asterisco (*) sono di qualità migliore rispetto alle altre.
Esse mi sono state fornite a partire da dicembre 2020 dall'amico Riccardo di Trieste, il quale mi ha cortesemente autorizzato a rendere i file disponibili tramite questa pagina.
4.
Sarei molto grato a chiunque volesse
mettersi in contatto con me
per comunicarmi l'eventuale disponibilità di altre puntate delle Maldobrìe in formato audio che non siano comprese fra quelle presenti in questa pagina.
Riferimenti bibliografici
[1] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna,
Le Maldobrìe,
La Cittadella Trieste, 1966.
[2] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna
Prima della Prima Guerra,
La Cittadella Trieste, 1970.
[3] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna
L'Austria era un paese ordinato,
Edizioni mgs Press, collana Le Maldobrìe, 1996.
[4] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna
Noi delle Vecchie Province,
Edizioni mgs Press, collana Le Maldobrìe, 1997.
[5] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna
Povero Nostro Franz. Maldobrìe degli anni Trenta,
Edizioni mgs Press, collana Le Maldobrìe, 2002.
[6] Lino Carpinteri, Mariano Faraguna
Viva l'A. Nuove maldobrìe fra due secoli,
Edizioni mgs Press, collana Le Maldobrìe, 1998.
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