MTS ver. 2.0 - Multi-Text Search&browse © 2004-2021 Giuliano Artico
2. Utilizzo del programma
MTS svolge sostanzialmente tre funzioni (le funzioni 1 e 3 possono essere avviate anche con opportuni parametri dal prompt dei comandi):
- l'individuazione dei file che rispettano certi requisiti,
- la loro visualizzazione interattiva,
- il loro trattamento globale.
L'interfaccia interattiva consta di tre ambienti operativi principali.
- Il menù di avvio
-
È costituito da una singola riga che elenca le funzioni, cui si accede premendo una fra le lettere proposte:
R=ricerca V=vedi L=lista C=colori O=ordine G=guida I=info E=esci: R
- Schermata di ricerca
-
Vi si accede premendo la lettera R.
Consente di operare interattivamente immettendo o modificando i parametri di ricerca [§2.1]
e avviando il procedimento di scansione dei file.
- Vista file
-
Premendo la lettera V viene aperto il visualizzatore integrato per esaminare i file individuati con la ricerca
[§2.2].
Non sono previste capacità di editazione, per le quali si può ricorrere a un editor esterno scelto dall'utilizzatore
[§2.10].
Dal menù di avvio è inoltre possibile accedere alle seguenti funzioni accessorie:
- Lista per il trattamento globale dei file selezionati
-
Viene generata premendo la lettera L
[§2.4].
- Colori
-
Premendo la lettera C si possono impostare gli attributi di colore, utili per distinguere i vari tipi di scritte
[§2.8].
- Ordinamento
-
Premendo la lettera O è possibile impostare l'ordine di presentazione dei file
[§2.9].
- Guida
-
Premendo la lettera G oppure il tasto F9 si accede al manuale del programma.
Infine si può premere < la lettera
I per le informazioni sul programma, il tasto
F1 per leggere la licenza, il tasto
Esc per terminare.
2.1. Ricerca e individuazione dei file
Premendo la lettera
R (ricerca) oppure
Invio si accede ad una schermata contenente vari campi per l'immissione interattiva dei dati:
- una specificazione di file, che può comprendere un percorso e i caratteri jolly * e ?.
- dieci stringhe di ricerca in altrettanti campi (cambiare banco con PgDn/PgUp).
-
due numeri separati da meno (-) per delimitare la grandezza dei file.
- un numero che indica la profondità delle sottodirectory da considerare.
- un'opzione per includere o ignorare i file nascosti e sistema.
- un'opzione per includere o ignorare i file che non sono di puro testo, detti file binari (ad esempio eseguibili, file audio, immagini, eccetera).
I caratteri maiuscoli e minuscoli sono considerati equivalenti ai fini della
ricerca (
Via,
VIA e
via sono trattate allo stesso modo).
Per tutti i particolari sulla schermata di ricerca v.
[§3].
Una volta eseguite le impostazioni desiderate, si preme F10 oppure Ctrl+Invio per avviare la scansione dei file. Durante l'elaborazione viene mostrato un contatore per indicare il progresso e al termine viene mostrato un riassunto conclusivo.
Informazioni particolareggiate vengono trascritte nel file MTS.dat, necessario per la schermata Vista file [§2.2]
e per la lista di output [§2.4].
Le impostazioni eseguite vengono conservate automaticamente nel file di inizializzazione mts.ini
[§4.1]
e ripresentate nell'elaborazione successiva.
2.2. Vista file: visualizzatore integrato dei file selezionati
.
La
Vista file è una schermata che viene attivata premendo la lettera
V dal menù iniziale.
Vengono visualizzati, uno per volta, i file che sono stati individuati durante l'ultima ricerca. Se tale ricerca è stata compiuta in una sessione precedente, l'elenco viene desunto dal file
mts.dat, qualora esso esista.
In vari casi, per una stessa azione sono previsti più tasti.
Per i tasti lettera, se non diversamente specificato, maiuscole e minuscole sono indifferenti.
- Esc
-
Ritorno al menù iniziale.
- F1, ?, H
-
Visualizzare l'elenco dei comandi disponibili.
- Frecce, Home, End
-
Spostamenti del cursore.
- Ctrl+Destra/Sinistra
-
Spostamento del cursore di una parola.
- Alt+Home, T
-
Spostamento del cursore a inizio fine schermo (top).
- Alt+End, B
-
Spostamento del cursore a fine schermo (bottom).
- z (minuscola)
-
Spostamento del cursore alla posizione zoom
[§]2.7].
- Z (maiuscola)
-
Il testo scorre portando la riga attuale alla posizione zoom
[§]2.7].
- s (minuscola), barra spaziatrice, +, Alt+Giù
-
Scorrimento del testo avanti di una riga (senza spostare il cursore).
- S (maiuscola), -, Alt+Su
-
Scorrimento del testo indietro di una riga (senza spostare il cursore).
- PgUp/PgDn
-
Scorrimento indietro/avanti di una videata.
- Ctrl+Home/End;
-
Spostamento a inizio/fine testo.
- f (minuscola), Invio, /
-
File successivo.
- F (maiuscola), BackSpace, \
-
File precedente.
- d (minuscola), Ctrl+Invio
-
File successivo in una directory diversa.
- D (maiuscola), Ctrl+BackSpace
-
File precedente in una directory diversa.
- Ctrl+PgUp, ^
-
Primo file (si può anche digitare il numero 1 seguito da Invio).
- Ctrl+PgDn, $
-
Ultimo file (si può anche digitare un numero maggiore del numero di file seguito da Invio).
- j (minuscola), Tab, >
-
Salto all'occorrenza successiva di una delle stringhe specificate (jump).
- J (maiuscola), Shift+Tab, <
-
Salto all'occorrenza precedente di una delle stringhe specificate (Jump).
- E, F2
-
Aprire il file attuale con un editor esterno.
- N, F3
-
Impostare una nuova stringa di ricerca; è poi possibile usare le frecce verticali e Ctrl+Home/End per scegliere la stringa fra quelle preimpostate.
- R, F4
-
Reimpostare l'editor esterno.
Per alcuni editor (PSPad, Notepad++, UltraEdit) MTS assegna automaticamente i parametri in modo che l'apertura del file avvenga sulla stringa di ricerca oppure in prossimità della posizione del cursore.
- A, F5
-
Commutatore per applicare gli attributi di colore evidenziati alla sola stringa attuale oppure a tutte le stringhe (quest'ultima è la condizione predefinita).
- F6
-
Commutatore per sopprimere/ripristinare le segnalazioni acustiche.
- m (minuscola)
-
Aumentare il volume delle segnalazioni acustiche.
- M (maiuscola)
-
Diminuire il volume delle segnalazioni acustiche.
- C, F7
-
Modificare gli attributi di colore
[§2.8].
- W, F8
-
Applicare la tabella di conversione ai caratteri visualizzati
[§2.5].
- G, F9
-
Aprire la guida del programma: se il file mts-it.htm è assente viene aperta la guida on-line.
- . (punto, F10
-
Evidenziare la parola puntata dal cursore: tale parola verrà usata come stringa di ricerca;
- Shift+F1...F10
-
copiare una parte del testo visualizzato
[§2.6].
Nota.
Se una riga di testo supera la lunghezza di 80 caratteri, all'inizio della riga successiva viene posta una freccina in su di colore
particolare per evidenziare l'aggancio con la riga precedente (v. l'attributo
Continua riga [§2.8]).
2.3. Sintassi di avvio e ricerca dal prompt dei comandi
Il comando di avvio del programma
MTS ha la seguente sintassi:
mts.exe [SpecFile] ["stringa1" ["stringa2" [...]]] [opzioni]
I termini fra parentesi quadre sono tutti facoltativi e hanno nell'ordine il significato indicato nel prospetto che segue.
- SpecFile
-
Specificazione dei file su cui eseguire la ricerca: essa include tutti i caratteri dall'inizio fino al primo fra virgolette (", ASCII 34) oppure barra (/, ASCII 47). Eventuali spazi che dovessero trovarsi all'inizio o alla fine di questa porzione di comando verranno ignorati. Da questa regola segue che la specificazione di file non deve contenere virgolette anche se comprende qualche spazio. Essa può comprendere una lettera di unità, un percorso e i caratteri jolly di Windows * e ?.
Volendo esaminare i file della directory corrente e delle sue sottodirectory, basta indicare come specificazione un singolo punto, ad esempio
mts.exe .
Se nel comando di avvio la specificazione di file è assente, MTS impiega i dati sui file individuati durante la ricerca più recente, che sono memorizzati nel file mts.dat.
- "stringa1" "stringa2" ...
-
Una o più stringhe di ricerca racchiuse fra virgolette. Queste stringhe possono includere anche caratteri speciali
[§3.2.1].
- Opzioni
-
Le opzioni sono costituite dal carattere / seguito da una lettera (indifferentemente maiuscola o minuscola) e da eventuali parametri specifici per ciascuna opzione [§4].
Se viene specificata almeno una stringa, il programma avvia immediatamente il procedimento di ricerca e al termine presenta il menù per proseguire con le azioni successive.
In alcuni casi, indicati di seguito, il controllo viene restituito a Windows senza presentare il menù.
-
Il comando comprende l'opzione /M per generare la lista dei file selezionati
[§2.4].
-
Il comando comprende l'opzione /F che forza l'avvio immediato della ricerca, anche se nel comando non è specificata alcuna stringa. L'opzione
/F ha senso se abbinata all'opzione /M
[§2.4.1].
-
Le opzioni, invece di essere specificate al prompt, sono incluse in un file che viene immesso mediante reindirizzamento dell'input
[§3.6].
2.4. Lista per il trattamento globale dei file selezionati
Dopo aver selezionato un gruppo di file con la funzione di ricerca, è possibile generare una lista per il loro trattamento globale. La lista è un file di testo che viene generato in base a un modello di output preassegnato.
Il modello di output è una stringa che deve contenere obbligatoriamente almeno una fra le variabili che rappresentano un nome di file, vale a dire
$F,
$N,
$X (lettere maiuscole).
Il file lista predefinito è
mts-lst.txt nella directory del file
mts.exe e può essere modificato con l'opzione
/K.
Per ciascun file, fra quelli del gruppo selezionato, il programma riporta nella lista il modello dopo aver sostituito le variabili presenti con il rispettivo valore ad esempio $F con il nome del file. Perciò, usando il modello predefinito $F, la lista risultante conterrà semplicemente l'elenco dei file selezionati, uno per riga.
La lista può essere generata indicando l'opzione /M nel comando di avvio oppure in modo interattivo, come descritto nei paragrafi successivi.
2.4.1. Generazione della lista da prompt dei comandi, opzione /M
A destra dell'opzione
/M si può indicare una stringa in sostituzione del modello di output attuale (ricavato dal file di inizializzazione o, in mancanza di esso, quello predefinito
$F).
Ricordare che il modello è valido soltanto se contiene almeno una fra le variabili che rappresentano un nome di file, altrimenti rimane in vigore il modello preesistente).
Eventuali caratteri speciali nel modello devono essere preceduti dal carattere di escape
\
[§3.2.1].
Ad esempio, le virgolette dovranno essere indicate con
\".
Se il comando di avvio contiene una o più stringhe racchiuse fra virgolette, MTS esegue la ricerca dei file, genera la lista e termina.
Lo stesso avviene se il comando, oltre all'opzione /M, contiene anche l'opzione /F.
Se le stringhe di ricerca non sono specificate nel comando di avvio e l'opzione /F è assente, vengono utilizzate quelle presenti nel file di inizializzazione mts.ini (relative a una sessione precedente).
Nota.
Se il comando di avvio non include una specificazione di file, il gruppo di file selezionati viene ricostruito dal file mts.dat, se esistente, che risulta dall'aver usato la funzione di scansione nelcorso di precedenti sessioni.
La lista prodotta si basa su tutti i file presenti in mts.dat, anche se rilevati nel corso di varie ricerche (sia in modo interattivo sia per accodamento con l'opzione /A) e non solo quelli individuati durante la ricerca più recente. Perciò, per usufruire di dati accumulati in diverse ricerche, conviene all'inizio cancellare manualmente il file mts.dat per partire da una situazione pulita.
Esempi.
-
Nel prossimo esempio l'opzione /L3 restringe la scansione alle sottodirectory fino al livello 3, mentre l'opzione /N250K chiede di esaminare solo file di grandezza non superiore a 250000 byte; i file trovati vengono elencati nel file mts-lst.txt (opzione /M):
mts.exe d:\miei testi\*.txt "Antonio Vivaldi" "Venezia" /l3 /n250k /m
Se nel comando precedente manca l'opzione /M, si può eseguire subito un secondo comando per ottenere la medesima lista:
mts.exe /m
-
È possibile usare la lista prodotta da MTS per raccogliere in un archivio compresso i file del gruppo selezionato.
Ad esempio, con il programma rar.exe, eseguire i comandi:
mts.exe /m
rar.exe a archivio.rar @mts-lst.txt
-
Un'altra applicazione interessante consiste nel produrre un elenco modellato con uno stile particolare, con la possibilità di includere alcune proprietà dei file mediante opportune variabili (il nome delle variabili inizia con il simbolo $).
Ad esempio, supponiamo di voler produrre un elenco ordinato per data di tutti i file *.txt presenti in una directory e nelle sue sottodirectory. Usiamo
il seguente modello, riordinando l'output con il programma sort di Windows usato come filtro (infatti MTS consente il reindirizzamento dell'output quando è presente l'opzione /M):
mts.exe d:\miei testi\*.txt /0/l99/m$Y-$M-$D $S $F|sort.exe>elenco.lst
La distribuzione originale del programma MTS comprende i programmi batch
mts-arc.bat e
mts-sort.bat che esemplificano le operazioni sopra descritte
[§2.4.4].
In certi casi potrebbe essere conveniente impostare il modello di output con il comando +M del file di inizializzazione e al prompt utilizzare l'opzione /M da sola (ad esempio, quando il modello di output ha una certa complessità o se deve essere usato molte volte).
Per un modello distribuito su più righe, si può sfruttare ilreindirizzamento dell'input
[§3.6],
ma è anche possibile includere la sequenza di ritorno a capo al prompt indicandola con \0D\0A.
2.4.2. Generazione della lista in modo interattivo
Quando si preme la lettera
L (lista) dal menù iniziale, il programma
MTS chiede l'immissione del modello di output, proponendo quello
predefinito
$F oppure il modello immesso durante una precedente elaborazione.
Dopo aver immesso il modello, è possibile aggiungere una seconda stringa facoltativa che comparirà nella lista dopo ciascuna voce in una riga separata. Si può premere
Invio per lasciare vuota questa stringa supplementare e in tal caso le voci della lista saranno basate unicamente sul modello.
Ad esempio, il seguente modello produce una lista di comandi batch per copiare nella
directory d:\temp (che deve esistere) tutti i file selezionati:
copy $F d:\temp
A completamento del comando precedente si potrebbe aggiungere come stringa supplementare
pause per inserire una pausa dopo ciascuna copia. Naturalmente, in questa applicazione, occorrerà poi rendere eseguibile la lista ottenuta rinominandola con estensione
.bat.
2.4.3. Simbolo identificatore delle variabili
Se necessario, il carattere
$, con il quale inizia il nome delle variabili, può essere sostituito con una stringa a piacere, impostata nel file di inizializzazione (comando
+V) oppure con l'opzione
/V. Ad esempio, il seguente comando imposta
* come stringa sostitutiva di
$:
mts.exe /v*
Nella stringa sostitutiva non sono ammessi la controbarra (
\, ASCII 92), le virgolette
" (ASCII 34) e gli spazi.
Se si effettua la modifica suddetta, occorre adeguare i nomi di tutte le variabili usate nel modello, cosicché $F, $D, $T, $S diventano rispettivamente *F, *D, *T, *S e così via.
Volendo, è possibile utilizzare una stringa sostitutiva composta da più caratteri, ad esempio /V{}.
La modifica agisce anche sui simboli utilizzati per inserire eventuali dati variabili nel comando che definisce la chiamata del programma editor
[§2.10].
2.4.4. Programmi batch di esempio mts-arc.bat e mts-sort.bat
I programmi batch
mts-arc.bat e
mts-sort.bat, inclusi nella distribuzione, sono esempi di utilizzo della lista dei file selezionati generata da
MTS con l'opzione
/m.
Entrambi i programmi, se eseguiti senza parametri, visualizzano alcune istruzioni per l'utilizzo.
2.4.5. Variabili utilizzabili nel modello di output e formato del testo loro associato
Il file di output prodotto con l'opzione
/M contiene informazioni, relative ai file selezionati, da impostare mediante opportune variabili nel modello di output. Le variabili presenti nel modello vengono valorizzate con le corrispondenti proprietà dei file secondo un formato che si può personalizzare
con l'opzione
/K [§4]
o con il comando
+K del file di inizializzazione.
L'impostazione predefinita è data dalla stringa seguente, composta da una lista di formati separati da virgola, uno per ognuna delle proprietà:
T=0,W=0,Y=0,M=0z,D=0z,h=0z,m=0z,s=0z,S=0,A=0,F=0,P=0,N=0,E=0,X=0
Ciascun formato è composto dagli elementi indicati di seguito.
- Una lettera seguita dal segno di uguale, dove occorre distinguere maiuscole da minuscole.
- Un numero di una o più cifre, indicato con n, che generalmente rappresenta la lunghezza della stringa.
- Una o più lettere facoltative, dette modificatori, che determinano varie caratteristiche del testo prodotto.
I modificatori sono specifici per le singole proprietà e per essi è indifferente usare maiuscole o minuscole.
Essi sono raggruppati nelle seguenti categorie (in una stringa di formato non è ammesso più di un modificatore per ciascuna categoria):
- Allineamento: L, R, C.
- Maiuscole: S, A, F.
- Espressione letterale (nome): N.
- Completamento: B, Z.
- Suffissi: X, Y.
Notare che nella maggioranza dei casi i valori predefiniti dovrebbero essere quelli più convenienti.
Il prospetto che segue elenca le variabili con le rispettive proprietà.
- Variabile $T, formato T=n[LRC][SAF], predefinito 0
-
Data del file in forma estesa, ad esempio 1 gennaio 2021.
Regole di formattazione.
Se n=0 la stringa ha lunghezza variabile.
In caso contrario la lunghezza è n con un valore massimo pari a 31 e si può aggiungere uno dei modificatori
L (left, predefinito) per allineare a sinistra, R (right) per allineare a destra, C (center) per centrare la stringa in un campo di lunghezza n.
Inoltre è possibile aggiungere uno dei modificatori S (small, predefinito) per la parte letterale in minuscole, A (all capitalized) per la parte letterale in maiuscole, F (first capitalized) per la sola iniziale maiuscola.
Ad esempio, con T=22ca si ottiene la data centrata in un campo di 22 caratteri con il mese interamente in maiuscole.
Sono possibili altri formati per la data, specificando separatamente anno, mese e giorno mediante le rispettive variabili.
- Variabile $t, formato fisso con lunghezza 10
-
Data del file in forma numerica con lunghezza fissa di 10 caratteri (formato non configurabile).
Esempio: 01/01/2021.
- Variabile $W, formato W=n[N][LRC][SAF], predefinito 0
-
Timestamp del file, componente giorno della settimana.
Regole di formattazione.
- Se si specifica il modificatore N (name), si hanno le possibilità indicate di seguito.
Se n=0 il risultato è il nome del giorno in minuscole con lunghezza variabile.
Se n è compreso fra 1 e 31, viene prodotta una stringa di lunghezza fissa n.
In questo caso è possibile aggiungere uno dei modificatori L, R, C per l'allineamento a sinistra, a destra o centrato.
Inoltre si può aggiungere uno dei modificatori S, A, F per la stringa interamente minuscola, interamente maiuscola o con la sola iniziale maiuscola.
- Se non si specifica il modificatore N viene prodotto il numero del giorno, 0 per domenica, 1 per lunedì,... 6 per sabato.
In questo caso il valore di n è indifferente e gli altri modificatori sono ignorati.
Ad esempio, con W=0nf risulterebbe Lunedì, Martedì, Mercoledì,... mentre con W=2na si avrebbe LU, MA, ME...
- Variabile $Y, formato Y=n, predefinito 0
-
Timestamp del file, componente anno.
Regole di formattazione.
Se n=2, l'anno viene indicato con due cifre, altrimenti con quattro.
- Variabile $M, formato M=n[N][ZB][LRC][SAF], predefinito 0Z
-
Timestamp del file, componente mese.
Regole di formattazione.
- Se si specifica il modificatore N (name), si hanno le possibilità indicate di seguito.
Se n=0 il risultato è il nome del mese in minuscole con lunghezza variabile.
Se n è compreso fra 1 e 31, viene prodotta una stringa di lunghezza fissa n.
Come per le variabili $T e $W, è possibile aggiungere uno dei modificatori L, R, C per l'allineamento a sinistra, a destra o centrato.
Inoltre si può aggiungere uno dei modificatori S, A, F per la stringa interamente minuscola, interamente maiuscola o con la sola iniziale maiuscola.
- Se il modificatore N è assente, il mese è espresso con il corrispondente numero da 1 a 12.
Se si aggiunge il modificatore Z (zero-padded) si ottiene sempre un numero di due cifre, eventualmente completato con uno 0 iniziale.
Se invece si aggiunge il modificatore B (blank-padded) si ottiene sempre una stringa di due caratteri, eventualmente completata con uno spazio iniziale.
Ad esempio, si otterrebbe 04 o 11 con M=0Z,
Apr o Nov con M=3NF,
APR o NOV con M=3NA.
- Variabile $D, formato D=n[ZB], predefinito 0Z
-
Timestamp del file, componente giorno, numero da 1 al numero di giorni nel mese.
Regole di formattazione.
(Queste regole valgono anche per le successive tre variabili.)
Il numero n non è utilizzato ed è presente solo per coerenza sintattica.
Sono possibili i casi indicati di seguito.
- Con il modificatore Z si ottiene sempre un numero di due cifre, eventualmente completato con uno 0 iniziale.
- Con il modificatore B si ottiene sempre una stringa di due caratteri, eventualmente completata con uno spazio iniziale.
- Senza alcun modificatore si ottiene un numero di una o due cifre, a seconda del mese.
- Variabile $h, formato h=n[ZB], predefinito 0Z
-
Timestamp del file, componente ore, da 0 a 23.
Regole di formattazione.
Come per la variabile $D, il numero n non è utilizzato ed è possibile aggiungere facoltativamente uno dei modificatori Z o B.
- Variabile $m, formato m=0[ZB], predefinito 0Z
-
Timestamp del file, componente minuti, da 0 a 59.
Regole di formattazione.
Come per la variabile $D, il numero n non è utilizzato ed è possibile aggiungere facoltativamente uno dei modificatori Z o B.
- Variabile $s, formato s=0[ZB], predefinito 0Z
-
Timestamp del file, componente secondi, da 0 a 59.
Regole di formattazione.
Come per la variabile $D, il numero n non è utilizzato ed è possibile aggiungere facoltativamente uno dei modificatori Z o B.
- Variabile $S, formato S=n[LRC][XY], predefinito 0
-
Grandezza del file, normalmente in byte.
Regole di formattazione.
Se n=0 si ottiene il numero di byte espresso con una stringa di lunghezza variabile.
Altrimenti si ottiene una stringa di lunghezza fissa n, che può essere allineata a sinistra, a destra o centrata aggiungendo uno dei modificatori L, R o C.
Inoltre per questa variabile sono disponibili altri due modificatori:
- X, per esprimere la grandezza, a seconda dei casi, in byte, kB, MB o GB con uno dei suffissi B, K, M, G.
- Y, simile a X ma utilizzando i suffissi byte, kB, MB, GB.
- Variabile $A, formato A=n[N][LRC], predefinito 0
-
Attributi del file.
Regole di formattazione.
- Se è specificato il modificatore N, l'attributo è espresso con una o più fra le lettere R per read-only (sola lettura), H per hidden (nascosto), S per system, A per archivio, N per normale.
- Se il modificatore N è assente, l'attributo è espresso in forma numerica.
Se il numero n vale 0, la stringa è impiegata con la lunghezza determinata dalle regole precedenti.
Se invece n è compreso fra 1 e 31, si ottiene una stringa di lunghezza fissa che può essere allineata a sinistra (predefinito), a destra o centrata utilizzando uno dei modificatori L, R oppure C.
- Variabile $F, formato F=n[LRC], predefinito 0
-
Nome del file, completo di percorso.
Nota.
Nel modello di output deve essere obbligatoriamente presente almeno una fra le variabili $F, $N, $X
(inizio [§2.4]).
Regole di formattazione.
Se n=0 la stringa prodotta ha lunghezza variabile.
Altrimenti la stringa ha lunghezza n e il suo allineamento è determinato dai soliti modificatori L, R o C come in precedenza.
Queste regole di formattazione valgono anche per le prossime variabili $P, $N, $E e $X.
- Variabile $P, formato P=n[LRC], predefinito 0
-
Percorso del file.
Regole di formattazione.
Uguali a quelle della variabile $F.
- Variabile $N, formato N=n[LRC], predefinito 0
-
Nome del file (senza estensione).
Regole di formattazione.
Uguali a quelle della variabile $F.
- Variabile $E, formato E=n[LRC], predefinito 0
-
Estensione del file.
Regole di formattazione.
Uguali a quelle della variabile $F.
- Variabile $X, formato X=n[LRC], predefinito 0
-
Nome ed estensione del file.
Regole di formattazione.
Uguali a quelle della variabile $F.
Nota.
La lunghezza fissa della stringa, qualora specificata, deve essere sufficiente per contenere il testo che verrà generato (i caratteri in eccesso si perdono).
Ad esempio, con
/kW=6L la stringa verrebbe troncata (
1 genn in luogo di
1 gennaio 2021).
2.5. Codifica dei caratteri in Vista file
Durante la visualizzazione di un file di testo (scelta
V del menù iniziale) può accadere che i caratteri non vengano visualizzati correttamente perché il file è stato prodotto con un programma che adotta una tabella di codici ASCII diversa da quella usata dalla console.
Premere
F8 per applicare la conversione dei caratteri: essa rimarrà attiva, anche nelle sessioni successive, fino a quando si premerà nuovamente
F8 per tornare alla visualizzazione ordinaria.
Il carattere
W all'inizio della barra in fondo allo schermo segnala che la conversione dei caratteri è attiva.
Notare che, quando la conversione è attivata, essa agisce su tutti i file, anche su quelli cui non avrebbe senso applicarla.
La conversione incorporata in MTS trasforma i caratteri del set CP850 nei corrispondenti caratteri ISO-8859-1. La relativa tabella di conversione è esemplificata nel file mts.tbl, fornito nella distribuzione originale del programma.
Adattare opportunamente questo file per realizzare una conversione personalizzata diversa da quella predefinita.
Per applicare la conversione predefinita il file non è necessario e può essere eliminato.
Nota.
Le stringhe vengono cercate utilizzando i caratteri effettivi. Ad esempio, per svolgere la ricerca in file prodotti in ambiente MS-DOS le vocali minuscole con accento grave dovranno essere specificate nelle stringhe di ricerca con i caratteri ASCII 133, 138, 141, 149, 151 della tabella CP850 e, attivando la conversione, esse saranno visualizzate correttamente.
2.6. Memorizzazione di appunti
Nella schermata
Vista file (scelta
V del menù iniziale) è possibile ricopiare il testo presente sullo schermo, tutto o in parte.
Usare i tasti da
Shift+F1 a
Shift+F10 per ricopiare una porzione di testo con le regole indicate di seguito.
- Da Shift+F1 a Shift+F4:
rispettivamente 3, 5, 7, 9 righe dal cursore verso il basso.
-
Da Shift+F5 a Shift+F8:
rispettivamente 3, 5, 7, 9 righe centrate sulla riga del cursore.
-
Shift+F9:
blocco delimitato dalla riga vuota che precede il cursore e dalla riga vuota che lo segue, se non esistono, fino al bordo.
-
Shift+F10:
tutta la parte di file mostrata sullo schermo.
La destinazione del testo può essere:
- il file di appunti mts-copy.txt,
- gli appunti di Windows (clipboard),
- entrambe le suddette destinazioni.
Quest'ultima è la condizione predefinita. Per restringere la copia a una sola delle prime due destinazioni usare le opzioni
/R1 o
/R2.
Malgrado la copia di appunti sia una funzione adatta soprattutto ai file di testo, essa è utilizzabile anche con i file binari. Eventuali caratteri di controllo vengono trascritti nella forma ^@, ^A, ^B, eccetera.
Se il file di appunti mts-copy.txt non esiste, esso viene generato e nella prima riga viene posta l'etichetta di identificazione [MTS-COPY.TXT]. I dati successivi vengono accodati. Se il file esiste ma la sua prima riga non contiene l'esatta etichetta di identificazione, il file non viene riconosciuto
e gli appunti non possono essere trascritti.
2.7. Stringhe evidenziate
Durante la visualizzazione dei file il programma
MTS evidenzia le stringhe di ricerca mediante due diversi attributi di colore,
uno per la
stringa attuale, quella su cui il cursore viene posizionato premendo
Tab/
Shift+Tab o i comandi equivalenti
j/
J, e uno per eventuali altre stringhe.
Con
F5 si può scegliere se evidenziare tutte le stringhe (condizione predefinita) oppure solo quella attuale.
All'apertura di un file viene evidenziata la prima occorrenza trovata con il cursore posto nella cosiddetta riga di zoom, normalmente a un terzo dello schermo.
Si può premere Z (maiuscola) per far scorrere il testo in modo che quella riga venga posta nella riga di zoom.
Invece premendo z (minuscola) si sposta il cursore sulla riga di zoom senza modificare il testo visualizzato.
La posizione della riga di zoom può essere modificata con l'opzione /Z seguita dal numero di riga desiderato oppure indicando tale numero accanto al comando +Z nel file di inizializzazione mts.ini.
La parola puntata dal cursore può essere evidenziata premendo il punto o F10: in tal caso essa diventa la stringa di ricerca aggiuntiva, eventualmente modificabile con F3, e il programma restringe automaticamente l'evidenziazione a questa unica stringa (si può sempre premere F5 per visualizzare nuovamente tutte le stringhe).
Si intende per parola una successione di caratteri delimitata da opportuni caratteri (punteggiatura e simili). L'insieme dei caratteri delimitatori può
essere modificato con il comando +D nel file di inizializzazione oppure con l'opzione /D. Il carattere spazio è sempre considerato un delimitatore di parola.
2.8. Impostazione degli attributi di colore
Il programma
MTS distingue i vari tipi di scritte visualizzandole con diversi attributi di colore. Un'apposita funzione, richiamabile con
C dal menù iniziale o con il tasto
F7 nelle finestre di ricerca e
Vista file, consente di modificare tutti gli attributi per
adattarli alle proprie preferenze.
Nella schermata dedicata a questa funzione, ciascuna riga mostra una descrizione sintetica che indica uno dei 12 tipi, numerati da 0 a 11, e il contesto in cui sono impiegate le scritte di quel tipo, come riassunto nel prospetto che segue.
- Testo [0]
-
Testo generale (file, aiuto, resoconto, eccetera).
- Barre [1]
-
Barre informative durante la visualizzazione dei file.
- Stringa attuale [2]
-
Occorrenza della stringa puntata attualmente.
- Altre stringhe [3]
-
Tutte le occorrenze rimanenti delle stringhe di ricerca.
- Stringa memo [4]
-
Stringa nella barra a fine schermo o tutte le stringhe.
- Appunti [5]
-
Testo evidenziato da ricopiare nel file di appunti.
- Directory [6]
-
Directory del file attuale mostrata a inizio schermo.
- Directory ricerca [7]
-
Directory mostrate durante la fase di ricerca.
- Continua riga [8]
-
Simbolo per indicare la continuazione di una riga lunga.
- Tasti aiuto [9]
-
Nomi evidenziati dei tasti nei suggerimenti.
- Immissione [10]
-
Testo digitato da tastiera.
- Logo [11]
-
Logo del programma
Il relativo colore, descritto e visualizzato nella stessa riga, può essere cambiato con le frecce orizzontali, che modificano il colore della scritta,
e con i tasti
PgUp e
PgDn, che ne modificano lo sfondo. Si può anche impostare direttamente un attributo digitando un numero di al massimo tre cifre, che non compare sullo schermo, seguito da
Invio.
Sono predisposte un'impostazione base (quella attiva al primo avvio del programma) e un'impostazione alternativa (con colori più brillanti). Tali impostazioni possono essere richiamate nella schermata di impostazione dei colori premendo rispettivamente i tasti F1 e F2.
Gli attributi di colore si possono assegnare anche con l'opzione /C o con il comando +C nel file di inizializzazione mts.ini
[§4.1].
L'impostazione predefinita si può ripristinare all'avvio mediante l'opzione /C-.
2.9. Ordinamento dei file selezionati
Durante la visualizzazione i file di ciascuna directory vengono presentati secondo un ordine che può essere scelto dall'utilizzatore.
L'ordinamento è basato su alcune proprietà dei file, ciascuna identificata con un carattere come specificato di seguito.
- D: ordinamento per data.
- E: ordinamento per estensione.
- N: ordinamento per nome.
- S: ordinamento per grandezza (la S è l'iniziale di size).
- -: ordinamento inverso.
- 0: nessun ordinamento (ordine stabilito dal sistema).
Il criterio complessivo di ordinamento è una stringa composta usando le lettere
D,
E,
N,
S, con priorità decrescente andando da sinistra a destra.
Ad esempio il criterio
ED ordina i file per estensione e li ordina per data quando hanno uguale estensione.
Nota.
L'ordine inverso viene applicato all'intero criterio e non ai singoli elementi.
Si può aggiungere il carattere - (meno) per ottenere l'ordinamento inverso (per primi i file più recenti, più grandi, eccetera).
Per mantenere l'ordine dato dal sistema, indicare come criterio il solo carattere 0.
Il criterio di ordinamento può essere precisato in tre modi:
- scegliendo la voce O del menù iniziale,
- usando l'opzione /O seguita dal criterio di ordinamento,
- modificando il comando +O nel file di inizializzazione.
Notare che l'ordinamento viene eseguito nell'ambito dei file che stanno in una stessa directory e che le directory sono sempre ordinate per nome.
2.10. Elaborazione con un programma esterno
Nella schermata
Vista file si può premere
F2 oppure la lettera
E per elaborare il file visualizzato con un editor,, che deve essere in grado di accettare come parametro il nome del file da aprire.
MTS cerca automaticamente nel sistema uno degli editor indicati di seguito:
PSPad, Notepad++, Notepad, GMEditor, TextPad, Uedit32, Notepad2, Biblos, Winword, Write, Balabolka
Per modificare la scelta premere
F4 oppure la lettera
R in
Vista file.
Se l'editor desiderato è compreso fra quelli elencati sopra, dovrebbe essere sufficiente scrivere il nome nella forma indicata. In caso di difficoltà digitare il percorso completo del file eseguibile del programma.
Ad esempio, l'editor
PSPad potrebbe essere installato come
portable: in tal caso esso viene individuato se la cartella che lo contiene è contenuta in una cartella della radice di un'unità qualunque con nome che inizia con
ut, ad esempio
C:\ut\PSPad\,
D:\util\PSPad, eccetera.
Al nome dell'editor è possibile aggiungere alcuni parametri, in conformità alla sintassi prevista dall'editor in questione. In tali parametri si possono includere alcuni simboli per specificare le proprietà del file da aprire (le lettere devono essere maiuscole e i caratteri diversi da quelli elencati vengono accettati esattamente come digitati).
- $B:
indica il numero di byte attuale (primo byte visualizzato nella finestra).
- $F:
indica il nome del file, viene aggiunto in coda se non precisato esplicitamente.
- $P:
indica la posizione attuale in percentuale.
- $R:
indica il numero di riga attuale (posizione del cursore).
- $1, $2, $3, ...:
indicano le stringhe di ricerca nell'ordine in cui sono state immesse.
- $S:
indica la stringa di ricerca attuale.
- $W:
indica la parola puntata dal cursore.
Il simbolo
$ è lo stesso che si usa per rappresentare le variabili
[§2.4.3]
e può essere modificato con l'opzione
/V.
Primo esempio.
Per i programmi PSPad, Notepad++ e Uedit32 sono adottati automaticamente i seguenti parametri, idonei ad aprire il file approssimativamente alla posizione visualizzata in Vista file.
pspad.exe $F -$R
notepad++.exe" $F -n$R
uedit32.exe -l$R $F
Secondo esempio.
Supponiamo che un ipotetico programma di nome
MyEditor.exe preveda l'opzione
/s per indicare fra virgolette una stringa sulla quale posizionare il cursore all'avvio oppure l'opzione
/b per aprire il file alla posizione indicata con il numero di byte. Allora la stringa per assegnare l'editor potrebbe essere una delle seguenti:
MyEditor.exe $F /s"$W"
MyEditor.exe $F /b$B
2.11. Suoni ed evidenziatore sonoro
Vari eventi sono accompagnati dall'emissione di segnalazioni acustiche.
Una di esse è il cosiddetto
evidenziatore sonoro che agisce nella schermata
Vista file. Precisamente, quando si usa la tastiera per muovere il cursore, si avverte un breve beep quando l'attributo di colore varia nel passaggio dalla vecchia alla nuova posizione.
Il beep ha due frequenze diverse, a seconda che l'attributo numerico del colore nella nuova posizione sia maggiore oppure minore rispetto a quello nella posizione di partenza. Grazie a questo accorgimento, si riconosce facilmente la presenza delle stringhe di ricerca quando il cursore passa su una di esse.
È possibile regolare l'intensità dei suoni e le frequenze dell'evidenziatore sonoro utilizzando l'opzione /S
[§4].
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3. Immissione dei dati
Questo capitolo contiene informazioni particolareggiate sull'immissione dei dati, sia dalla schermata di ricerca sia da prompt.
3.1. Specificazione di file (campo SpecFile)
La specificazione dei file obbedisce alle regole di Windows, consentendo l'uso dei caratteri jolly
* e
?. Essa va indicata nel campo
SpecFile della schermata di ricerca oppure come primo parametro al prompt.
Per indicare che un certo nome è quello di una directory, terminarlo a destra con il carattere
\.
Nella schermata di ricerca, una volta immessa una specificazione, è possibile passare a una sottodirectory premendo Tab e scegliendo la sottodirectory con le frecce, Home e End. Per risalire alla directory di livello precedente premere BackSpace.
Per adottare la cartella come specificazione per la ricerca premere Ctrl+Invio.
Nei campi di immissione dei dati funzionano i normali tasti di movimento e di cancellazione. Si può premere il tasto Ins per modificare la modalità di scrittura (inserimento o sostituzione); il cambiamento è evidenziato acusticamente da una scaletta ascendente o discendente, a seconda dei casi.
3.2. Regole per l'immissione delle stringhe
In questo paragrafo sono descritte le regole che governano l'assegnazione delle stringhe da cercare.
Le stringhe possono essere immesse negli appositi campi della schermata di ricerca oppure come parametri al prompt dei comandi.
Se una stessa stringa è ripetuta più volte, viene considerata una volta sola, considerando uguali le stringhe che differiscono solo per caratteri maiuscoli/minuscoli.
Il programma MTS prevede la possibilità di indicare fino a 250 stringhe di ricerca. Nella schermata di ricerca si può passare da un banco all'altro, ciascuno dei quali contiene dieci stringhe, con i tasti PgDn e PgUp.
Si può scambiare una stringa con la precedente o con la successiva premendo rispettivamente F1 o F2.
I comandi Ctrl+PgDn e Ctrl+PgUp portano rispettivamente all'ultimo banco utilizzato e al primo banco, eliminando eventuali doppioni e campi vuoti.
Le stringhe possono essere composte da caratteri arbitrari. Sono ammessi anche i caratteri di controllo e i caratteri riservati
non ammessi al prompt dei comandi, che si rappresentano con il loro codice esadecimale a due cifre preceduto dal carattere \
[§3.2.1].
Inoltre, sempre al prompt dei comandi, eventuali virgolette (ASCII 34) facenti parte di una stringa di ricerca devono essere indicate come \".
Per le stringhe immesse nella schermata di ricerca vale quanto segue.
-
Eventuali spazi all'inizio e alla fine della stringa vengono eliminati: se si vuole che vengano mantenuti, occorre evidenziare la loro presenza delimitando la stringa (a sinistra o a destra) con le virgolette (ASCII 34).
-
Quando si vuole che le virgolette facciano parte della stringa come primo o ultimo carattere, occorre aggiungere all'estremità in questione un'altro carattere virgolette.
Esempi validi per stringhe immesse sia nella schermata di ricerca sia al prompt dei comandi)
Stringa digitata |
Sua interpretazione |
\0C |
Form feed |
\\0C |
\0C |
\1A |
EOF, ASCII 26 |
\1B |
ESC, ASCII 27 |
\0D\0A |
CR+LF |
\21 |
\21 |
c:\windows |
c:\windows |
\\ |
\ |
\\\\ |
\\ |
Esempi di stringhe immesse al prompt
A sinistra sono incluse le virgolette di delimitazione, mentre a destra gli spazi sono indicati con il trattino basso (carattere
_):
Stringa digitata |
Sua interpretazione |
"Venezia" |
Venezia |
"\"Venezia\"" |
"Venezia" |
"via Venezia, " |
via_Venezia,_ |
"\3Cvia Venezia\3E" |
<via_Venezia> |
3.2.1. Caratteri speciali
I caratteri di controllo (codice ASCII da 0 a 31 o esadecimale da 00 a 1F) si indicano con il loro codice esadecimale preceduto dalla controbarra (carattere
\) come mostrato nel seguente prospetto (le lettere
A,
B, ...,
F devono essere maiuscole):
ASCII |
SIMBOLO |
ASCII |
SIMBOLO |
ASCII |
SIMBOLO |
ASCII |
SIMBOLO |
0 |
\00 |
8 |
\08 |
16 |
\10 |
24 |
\18 |
1 |
\01 |
9 |
\09 |
17 |
\11 |
25 |
\19 |
2 |
\02 |
10 |
\0A |
18 |
\12 |
26 |
\1A |
3 |
\03 |
11 |
\0B |
19 |
\13 |
27 |
\1B |
4 |
\04 |
12 |
\0C |
20 |
\14 |
28 |
\1C |
5 |
\05 |
13 |
\0D |
21 |
\15 |
29 |
\1D |
6 |
\06 |
14 |
\0E |
22 |
\16 |
30 |
\1E |
7 |
\07 |
15 |
\0F |
23 |
\17 |
31 |
\1F |
3.2.2. Simboli riservati nel prompt dei comandi
Sono previsti simboli anche per indicare al prompt i caratteri che non possono essere utilizzati in quanto riservati per il reindirizzamento. Anche in questo caso il simbolo è costituito dalla controbarra (carattere
\) seguito dal codice esadecimale del carattere. Ricordiamo inoltre che, sempre al prompt dei comandi, le virgolette che non sono usate come delimitatore delle stringhe di ricerca devono essere indicate come
\".
Il seguente prospetto elenca i simboli da usare solo nella riga di comando, nelle stringhe di ricerca e nel testo a fianco delle opzioni /D, /M e /V.
CARATTERE |
SIMBOLO |
DOVE SI USA |
" |
\" |
stringhe e opzioni |
/ |
\/ |
opzioni |
/ |
\2F |
opzioni |
< |
\3C |
stringhe e opzioni |
= |
\3D |
stringhe e opzioni |
> |
\3E |
stringhe e opzioni |
| |
\7C |
stringhe e opzioni |
Note.
-
I simboli del prospetto precedente non valgono nella schermata di ricerca e nel file di inizializzazione, dove si usano i normali caratteri
espliciti. Invece i simboli che rappresentano i caratteri di controllo sono validi ovunque.
-
A causa del suo ruolo di simbolo di escape, la controbarra va indicata come \\. A rigore, tale sdoppiamento è necessario solo se essa precede immediatamente uno dei simboli speciali elencati sopra o il carattere \ stesso. Nei casi rimanenti la semplice controbarra è ammessa e interpretata normalmente (v. gli esempi alla fine del paragrafo precedente).
3.3. Grandezza dei file (campo Grandezza file e opzione /N)
È possibile delimitare inferiormente e superiormente la grandezza dei file da esaminare. I valori vanno specificati nel campo
Grandezza file oppure con l'opzione
/N al prompt dei comandi. Se la grandezza di un certo file cade al di fuori dell'intervallo indicato, quel file viene ignorato.
Normalmente si specifica solo il valore massimo, ma se si vuole specificare anche una delimitazione inferiore, i due numeri (grandezza minima e massima)
vanno separati con il carattere - (meno). Essi devono essere non negativi (è ammesso il valore 0) e il primo numero non deve superare il secondo.
Ciascun valore può essere seguito da uno dei suffissi B, K, M e G per indicare rispettivamente la misurazione in byte, kB, MB e GB. Se il numero è privo di suffisso, si intende espresso in byte.
Indicando un solo valore seguito dal segno meno, questo viene adottato come valore minimo.
Quando si indica un solo valore, l'altro rimane invariato (valore predefinito oppure desunto dal file di inizializzazione). I valori predefiniti sono
rispettivamente un byte e 5 MB.
Nota.
I suffissi kB, MB, GB indicano rispettivamente kilobyte, megabyte, gigabyte espressi con potenze di 10, cioè rispettivamente mille, un milione e un miliardo di byte.
Alcuni esempi.
SPECIFICAZIONE |
DELIMITAZIONI CONSEGUENTI |
10m |
massimo 10 MB, minimo invariato |
500-2000k |
da 500 byte a 2 MB |
10k-1.5g |
da 10 kB a 1.5 GB |
10k- |
minimo 10kB, massimo invariato |
3.4. Ricerca nelle sottodirectory (campo Liv subdir e opzione /L)
Normalmente il programma
MTS esamina l'intero albero di sottodirectory a partire dalla directory specificata. Si può restringere l'accesso alle
sottodirectory indicando con un numero compreso fra 0 e 99 la massima profondità relativa alla quale si vuole estendere la ricerca. Tale numero va immesso nel campo
Liv subdir della schermata interattiva oppure a destra dell'opzione
/L da prompt.
Ad esempio, si può chiedere di non considerare alcuna sottodirectory (livello 0) oppure di spingersi fino alle sottodirectory di primo livello (livello 1).
3.5. Campi File hid/sys e File binari, opzioni /H, /B, /T, /X
Normalmente il programma
MTS esclude dalla ricerca i file nascosti/sistema e i file binari (per brevità, sono detti
binari i file che non sono di puro testo). Gli ultimi due campi della schermata interattiva permettono di specificare se si vogliono esaminare anche tali file.
Ai file nascosti/sistema è dedicato il campo File hid/sys mentre ai file binari è dedicato il campo File binari. Per cambiare la condizione basta portare il cursore in uno di tali campi e premere Invio oppure la barra
spaziatrice.
Le opzioni /H e /B da prompt abilitano la ricerca rispettivamente anche nei file nascosti/sistema e nei file binari, mentre /H- e /B- ripristinano la condizione predefinita nella quale i file del relativo tipo sono ignorati.
I file con alcune estensioni particolari sono considerati binari unicamente in base all'estensione stessa (ciò accelera la scansione perché evita l'analisi del contenuto dei file). Come condizione predefinita, sono considerati binari i file con le seguenti estensioni:
.com .exe .dll .jpg .gif .bmp .xls .mp3 .wav .ogg .ape .wma .flac .zip .rar .7z .arj .avi .mp4 .mpeg .pdf .rtf .doc .docx .azw .azw3 .chm .djv .djvu .epub .fb2 .fbz .lit .mht .mobi .odp .ods .odt .pdb .ppt .pptx .prc .tcr .wpd .wri
Per aggiungere altre estensioni a tale elenco usare l'opzione
/X. Ad esempio:
mts.exe /x pcx zoo jar
È anche possibile specificare una lista di estensioni di file da considerare forzatamente file di testo (anche se i file con tali estensioni potrebbero
non esserlo realmente). A tale scopo usare l'opzione
/T.
Ad esempio:
mts.exe /t bas doc eml
Ciascuna delle due liste può contenere un numero massimo di 1024 estensioni.
Quando si usano le opzioni
/T e
/X, le estensioni indicate vengono aggiunte alla rispettiva lista, che così può arricchirsi di voci nel corso delle varie sessioni. Aggiungendo un'estensione a una lista, tale estensione viene automaticamente eliminata dall'altra, qualora vi sia presente.
La variazione delle due liste di estensioni può anche essere svolta modificando con un editor per file di testo i comandi +T e +X del file di inizializzazione. Le due liste possono essere interamente svuotate usando rispettivamente le opzioni /T- e /X-.
Notare però che se si svuota la list a dei file forzatamente binari, nella successiva sessione questa viene ripristinata alla condizione predefinita.
In ogni caso il programma esegue alcuni controlli per evitare la presenza di estensioni duplicate nelle due liste, attribuendo se necessario priorità più
elevata alla lista dei file binari.
3.6. Reindirizzamento dell'input (stdin)
tutti i parametri ammissibili per la riga di comando possono essere forniti al programma tramite reindirizzamento dello standard input (stdin).
Ciò consente di inserire un comando complesso e di includere facilmente caratteri speciali in forma esplicita (ritorni a capo, ecc.).
Preparare un file di testo, ad esempio
param.lst, contenente i parametri desiderati. Quindi eseguire
MTS in uno dei seguenti modi:
mts.exe<param.lst
type param.lst|mts.exe
Il reindirizzamento dell'input è soggetto alle limitazioni indicate di seguito.
3.7. Reindirizzamento dell'output (stdout)
Il reindirizzamento dell'output è ammesso solo quando è presente l'opzione
/M: in tal caso i dati che normalmente vengono scritti nel file lista
mts-lst.txt vengono inviati allo
standard output e quindi possono essere reindirizzati verso un file con un nome a piacere.
3.8. Variabile di ambiente MTS_OPT
Tutte le opzioni possono essere assegnate mediante la variabile di ambiente
MTS_OPT con regole uguali a quelle in vigore per i parametri immessi da prompt.
In essa non sono ammesse né la specificazione di file né stringhe di ricerca, in pratica il contenuto della variabile deve necessariamente iniziare con la barra (carattere
/).
Un valore assegnato al prompt prevale su quello della stessa opzione eventualmente presente nella variabile di ambiente e un valore assegnato nella variabile di ambiente prevale su quello predefinito o su quello acquisito dal file di inizializzazione.
Per tale ragione le opzioni prevedono generalmente la possibilità di ripristinare le condizioni predefinite.
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