Premessa
In questo file verranno date alcune spiegazioni a proposito delle tabelle di conversione fornite a corredo del programma
Tn2Braille, tabelle che hanno lo scopo di far sì che il testo digitato con il tastierino numerico sotto forma di caratteri braille, possa venir salvato nel formato adatto per essere riprodotto fedelmente dal dispositivo in nostro possesso, stampante o display tattile che sia.
Per un uso normale, le informazioni riportate qui, sotto il nome di ciascuna tabella, e nell'apposito capitolo del manuale, sono più che sufficienti per ottenere ottimi risultati. Tuttavia ho pensato di fornire ulteriori spiegazioni per chi avesse desiderio di approfondire questo argomento, tanto più che quasi tutte queste tabelle sono le stesse usate dall'ottimo programma Wintalbra.
Spiegherò anche come costruire una nuova tabella, nel caso in cui quelle fornite col programma non fossero adatte per il dispositivo in nostro possesso.
Infine spiegherò come visualizzare o stampare un file prodotto con TN2Braille, usando un dispositivo diverso da quello per cui il file era stato prodotto.
Con questo pago anche un debito contratto con l'amico Paolo Graziani, che mi aveva pregato di scrivere delle istruzioni in forma elementare a proposito delle tabelle di conversione, cosa che non feci in tempo a portare a compimento, a causa della sua morte.
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Alcune spiegazioni sulle tabelle fornite con il programma
- Apple.cod.
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Produce file codificati per la lettura con il display braille Apple. Di default non è presente fra le tabelle di Wintalbra, ma può essere usata anche con questo programma.
- BrailleMuse.cod.
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Serve per produrre file codificati secondo la convenzione di
BrailleMuse,
Servizio di trascrizione in notazione musicale Braille. Può essere usata anche con Wintalbra.
- Brail200.cod.
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Questa tabella serve per ottenere file adatti per la stampante braillo 200.
La medesima tabella è già presente in Wintalbra.
- Display Edge - Interno.cod.
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Il display Braille Edge ha una memoria interna su cui si possono scrivere dei testi usando la sua tastiera stile Perkins. In questa memoria possono essere anche copiati file prodotti da altri dispositivi, che è possibile leggere con il display stesso. Per ottenere una corretta visualizzazione, è necessario che i file copiati dall'esterno siano codificati con questa tabella. I file creati con la tastiera del dispositivo, invece, lo sono già.
Questa tabella non è presente in Wintalbra, ma la si può caricare anche in questo programma.
- display eu.cod.
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Questa tabella è una di quelle usate da Jaws per pilotare i display braille che esso riconosce, e, in molte versioni, è quella impostata di default. Si tratta del cosiddetto eurobraille unicode,a sei punti, per cui, scrivendo un file con questa tabella, verrà visualizzato correttamente usando Jaws e un display braille. In realtà, il file verrà visualizzato correttamente sia che Jaws sia impostato in modalità 6 od 8 punti, dal momento che i caratteri a 6 punti hanno codici identici in entrambe le modalità.
Il settaggio fra 6 od 8 punti si fa partendo dal menù Braille di Jaws e andando in Avanzate.
È presente anche in Wintalbra, anche se con alcune differenze, che non ne pregiudicano il funzionamento.
Questa tabella, oltre che per i display, può essere usata anche per stampare su carta con le stampanti Index o Everest V3 o V4, purché nel menù della stampante stessa, alla voce Traduzione Braille, si selezioni la tabella chiamata EuroBraille IBM 437, a 6 punti. Usando questo settaggio, lo stesso file può essere sia visualizzato con un display tattile, sia stampato su carta.
- display eu8.cod.
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Questa tabella è uguale alla precedente nella parte a 6 punti, ma comprende anche tutti i codici ad 8 punti previsti nell'eurobraille unicode. Ovviamente, per leggere con un display un file scritto con essa, bisognerà che nelle opzioni braille di Jaws sia selezionato il braille ad 8 punti, altrimenti il display visualizzerà correttamente solo i codici a 6 punti.
Non è presente in Wintalbra, anche se credo sarebbe scarsamente utilizzabile. Infatti è opportuno osservare che il braille ad 8 punti è da solo in grado di visualizzare l'intera gamma dei codici ASCII, dal momento che con 8 punti si possono formare ben 256 combinazioni, per cui, settando la stampante o il display braille su 8 punti, è possibile visualizzare un testo senza doverlo convertire con tabelle speciali, a patto che si imparino i segni braille che utilizzano i punti 7 ed 8. Resta però il fatto che questa modalità è poco usata per tutta una serie di considerazioni che qui è fuori luogo esaminare, ma soprattutto perché la lettura del braille ad 8 punti è assai faticosa.
- Display US.cod.
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Questa è un'altra tabella usata da Jaws, e costituisce il braille americano unicode a 6 punti. Può essere impostata selezionandola dalle opzioni braille del menù di Jaws.
È presente anche in Wintalbra.
- ebkey italbra musicale.cod.
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Questa tabella, pur con diversa sintassi, è identica a quella chiamata tabella-ebkey-italbramusicale.cod, con la differenza che questa può essere impiegata anche con Wintalbra, dato che segue la sintassi delle tabelle usate da questo programma.
- EmBraille.cod.
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Questa tabella serve per ottenere un file da stampare con la stampante Embraille.
È presente anche in Wintalbra.
- Index Classic.cod.
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Questa tabella serve per ottenere un file da stampare con le vecchie stampanti Index, che la casa stessa chiama Index classic. Queste stampanti si riconoscono dal fatto che, sui fianchi della macchina appare in rilievo la scritta index, in braille, ma con punti grandi come una moneta da un centesimo.
È presente anche in Wintalbra.
- Index dv3_4.cod.
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Questa tabella serve per ottenere un file da stampare con le stampanti Index o Everest versione 3 o 4, purché in esse sia selezionata la tabella nativa Index.
È presente anche in Wintalbra.
- mountbatten tab0.cod e mountbatten tab1.cod.
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Queste due tabelle sono state compilate per la stampante Mountbatten, che ha la possibilità di scegliere al suo interno due opzioni, chiamate tab0 e tab1. Quindi va usata la tabella corrispondente all'opzione impostata nella macchina.
Sono presenti in Wintalbra.
- new64bra.cod.
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Questa tabella è stata messa a punto per la stampante Braillo200 della stamperia di Firenze, sotto MS Windows.
È presente anche in Wintalbra.
- Romeo.cod.
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Questa tabella serve per stampare un file con la stampante Romeo.
È presente anche in Wintalbra, non come tabella esplicita, ma è praticamente incorporata nel programma e può comunque essere selezionata dall'elenco delle tabelle disponibili.
- tabella-ebkey-italbramusicale.cod.
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Questa è la tabella da usare per produrre un file, leggibile con un display braille, che potrà poi essere elaborato con il programma per trascrizioni di spartiti musicali.
Essa, così come è redatta, non può essere importata in Wintalbra, ma, in compenso, ne forniamo l'esatta copia redatta con la sintassi usata da questo programma.
- Nuova.cod.
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Questo è lo schema facilitato da cui partire per compilare una nuova tabella, in caso ve ne sia la necessità. Se ne deve fare una copia, senza usare mai l'originale, e poi procedere come verrà spiegato più avanti.
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Tabelle per display e immissione dalla tastiera principale
Credo sia superfluo chiarire che, quando si dice che Jaws è settato per inviare al display il braille a 6 punti, si intende solo che sul display non compariranno caratteri ad 8 punti, e non certo che verranno usati segni come il segnamaiuscola o il segnanumero. Infatti, nella modalità a 6 punti, non si potranno distinguere le minuscole dalle maiuscole mentre i numeri sono tradotti con le seguenti modalità.
-
usando la tabella Display Eu.cod, i numeri dall'1 al 9 sono formati dalle prime nove lettere dell'alfabeto con l'aggiunta del punto 6, mentre lo 0 è formato dai punti 3, 4 e 6, cioè viene scritto come la lettera «ò» (o accentata) e non può essere distinto da essa.
-
Con la tabella Display Us.cod, i numeri verranno scritti con le prime dieci lettere dell'alfabeto, ma abbassati, usando cioè i 4 punti inferiori della cella braille.
Invece con la codifica ad 8 punti, le lettere maiuscole hanno, oltre ai punti delle corrispondenti minuscole, il punto 7, mentre la
o accentata si distingue dallo 0 perché ha, in più, il punto 8. Perché un testo braille sia correttamente visualizzato secondo la convenzione classica che tutti conosciamo, cioè con l'uso dei segni di maiuscola, numero, sottolineato e così via, deve essere elaborato e convertito con un apposito software, come Wintalbra, e non basta semplicemente inviarlo ad un display o ad una stampante, sia pure impostati a 6 punti.
Per velocizzare la scrittura, TN2Braille permette di inserire il testo, oltre che con il tastierino numerico, anche mediante la tastiera principale. Ciò è particolarmente conveniente in caso di un testo letterario, composto cioè in massima parte da caratteri alfabetici, tuttavia sarà bene tenere presenti alcune particolarità.
Con la tabella Display Eu.cod, saranno salvate correttamente le lettere dell'alfabeto, sia maiuscole che minuscole, anche se, come si potrà notare utilizzando un display, nella trascrizione braille non vi sarà alcuna differenza fra le une e le altre. Anche le comuni vocali accentate (cioè «à», «è» ed «é», acuta e grave, «ì», «ò», «ù»), se digitate direttamente sulla tastiera principale, saranno correttamente trascritte.
Altra cosa sono i numeri e i segni di punteggiatura: per i numeri vale quello che è già stato detto, per i segni di punteggiatura occorre controllare sul display la trascrizione e, se non è quella voluta, immettere il carattere braille usando il tastierino. Anche per i numeri, se si vuole che vengano scritti con la usuale segnografia braille, occorrerà immettere il segnanumero col tastierino e poi le opportune lettere indifferentemente con l'uno o l'altro sistema.
Per quanto riguarda la tabella Display Us.cod, A parte la diversa traduzione dei numeri, c'è un'altra differenza rispetto all'EuroBraille, e cioè che non tutte le accentate vengono tradotte correttamente se immesse da tastiera. In particolare, la e acuta e la o grave vengono tradotte in maniera non corretta, per cui è indispensabile controllare e, quando la traduzione non è quella voluta, si deve immettere il carattere servendosi del tastierino. Per il resto, valgono le considerazioni fatte sopra.
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Approfondimenti
Scopo e struttura delle tabelle
Tutti sappiamo che il braille a 6 punti permette di ottenere solo 64 combinazioni, quindi 64 caratteri, spazio compreso. Per questo, al fine di tradurre in braille tutti i segni usati nelle varie lingue e nelle varie discipline, (lettere minuscole e maiuscole, accentate, segni di punteggiatura, numeri, operatori matematici, note musicali e così via), ciascun segno può assumere un valore diverso a seconda del contesto in cui viene adoperato. Per questo motivo è già difficile di per sé stabilire una corrispondenza biunivoca fra un segno braille e un carattere in nero, una corrispondenza cioè valida sempre e comunque. Spetterà quindi all'utilizzatore definire il significato di un segno, attribuendogli di volta in volta il valore corretto in ragione dell'ambiente in cui sta operando.
Quando sono arrivati nelle nostre case i moderni dispositivi elettronici per produrre scrittura braille a mezzo di computer, ci siamo dovuti accorgere che alla relativa incertezza di cui ho parlato prima, si era aggiunto anche un altro fattore che complicava ulteriormente le cose.
Questi dispositivi, infatti, hanno il compito di tradurre in segni braille, cioè nelle varie combinazioni di punti, i caratteri che vengono loro inviati dal computer, ma, sia perché, come ho detto, non esiste una corrispondenza fissa fra nero e braille, sia per le diverse scelte fatte dai vari costruttori, lo stesso segno in nero viene spesso tradotto in modi diversi da marca a marca e, in certi casi, anche da modello a modello della stessa casa costruttrice.
Per fare un esempio, inviando a diverse stampanti il punto fermo, (codice ASCII 46), troveremo che una lo traduce con i punti braille 2, 5 e 6, cioè con la d in basso, un'altra con il solo punto 3 e un'altra addirittura con i punti 4 e 6, cioè con il segno di maiuscola. E questo succede non solo per il punto, ma anche per molti altri segni. Gli unici caratteri che vengono tradotti allo stesso modo da tutti i dispositivi sono lo spazio e le 26 lettere dell'alfabeto inglese. Lo spazio viene tradotto ovviamente con un carattere senza punti e le lettere dell'alfabeto con le corrispondenti lettere braille, dalla a alla z.
Da quello che ho appena detto, si deduce facilmente che dallo stesso identico testo, inviato a stampanti o display braille di marche o modelli diversi, potremmo ottenere copie braille abbastanza differenti fra loro.
A titolo di esemplificazione, consideriamo ora il programma TN2Braille e immaginiamo di voler fare con questo una copia di un testo che abbiamo solo su carta, in modo da poterne poi stampare più esemplari con la nostra stampante braille. Questo programma, in pratica, ogni volta che noi comporremo una combinazione di punti braille sul tastierino numerico, salverà nel nostro computer questo carattere, in modo che, alla fine del lavoro, potremo disporre del testo da inviare alla stampante per fare la copia desiderata. Bene, ma, se noi premiamo i punti 4 e 6 per fare un segno di maiuscola, come dovrà essere salvato questo segno sul pc? Poniamo che sia salvato con il segno di dollaro, cioè con il codice ASCII 36. Ora proviamo a stampare il nostro file in cui tutti i segni di maiuscola sono stati salvati come segno di dollaro, con una stampante Index v3 o v4. Sorpresa! Al posto delle nostre maiuscole troveremo un segno di nrovesciato, cioè i punti 1,2,4 e 6, e questo non va affatto bene. Allora, per stampare il nostro testo con la nostra Index avremmo dovuto fare in modo che il segno di maiuscola fosse salvato su disco come un punto fermo, codice ASCII 46 e tutto sarebbe filato liscio, dato che, in questo caso la index lo avrebbe stampato come segno di maiuscola, quello che noi volevamo.
Se invece avessimo stampato lo stesso file con una Braillo, avremmo ottenuto correttamente i nostri segni di maiuscola al posto giusto .... perché la Braillo, quando le viene inviato un segno di dollaro, lo stampa con i punti 4 e 6.
Per dirla in soldoni, la tabella che usiamo noi con TN2Braille deve essere uguale a quella che è incorporata nella stampante, solo che le due tabelle vengono usate in senso contrario. Infatti, noi digitiamo sul tastierino numerico un certo carattere braille, formato quindi da una serie di punti, TN2Braille, dopo aver letto la tabella che abbiamo impostato, andrà a scrivere nel file di uscita il carattere ASCII che, in questa tabella, corrisponde a quello braille digitato da noi. Poi, quando invieremo alla stampante il nostro file, questa leggerà un carattere ASCII alla volta e, leggendo la sua tabella, stamperà la serie di punti che corrispondono a quel carattere. Se le due tabelle sono uguali, riavremo nella copia il carattere braille identico a quello da noi digitato sul tastierino. Quindi TN2Braille trasforma un certo carattere braille in uno ASCII, la stampante ritrasforma il carattere ASCII in quello braille.
Seguendo il nostro esempio di prima, noi digitiamo i punti 4 e 6 e TN2Braille li salva come carattere 36 nel file di uscita. Se inviamo questa corrispondenza ad una stampante Index, siccome al suo interno ha una tabella che le dice che il carattere 36 corrisponde ai punti 1, 2, 4 e 6, la Index stamperà quelli, che però non corrispondono a ciò che avevamo digitato noi. Se invece inviamo la stessa corrispondenza alla Braillo, siccome al suo interno il carattere ASCII 36 corrisponde ai punti braille 4 e 6, stamperà questi due punti, che corrispondono esattamente a quelli che avevamo digitato sul nostro tastierino.
Ed ecco, infine, a cosa servono le tabelle: servono a dire al pc come dovrà salvare su disco ciascun codice braille che noi digitiamo di mano in mano sul tastierino, in modo che la copia braille che otterremo, o su carta o su display braille, riproduca esattamente le combinazioni di punti che noi abbiamo faticosamente digitato, senza la minima alterazione. Questo perché, in definitiva, a noi, almeno in questo caso, non interessa tanto il significato di ciascun segno, quanto che questo venga riprodotto fedelmente, con gli stessi punti braille che formano il segno originale.
Allora dovremo far usare al programma la tabella adeguata per il dispositivo con il quale poi visualizzeremo la copia che vogliamo digitare, sia esso una stampante braille o un display a caratteri labili, quello che comunemente chiamiamo barra braille.
Va detto però che, nel caso delle barre braille la cosa è più semplice: in linea generale, infatti, se si usa una barra con lo screenreader Jaws, è quest'ultimo e non la barra che decide come tradurre i vari segni, così che in pratica le varie barre, sia pure di marche o modelli diversi, purché siano supportate da Jaws, funzioneranno tutte alla stessa maniera. Per questo sarà sufficiente usare o la tabella chiamata Display euro unicode 6 punti.cod o quella chiamata Display euro unicode 8 punti.cod, A seconda di come è impostato Jaws, e tutto dovrebbe andare bene.
La scelta fra 6 od 8 punti la si effettua dal menù braille di Jaws, nelle impostazioni avanzate, e dipende da cosa vuole ottenere l'utilizzatore. Si può anche scegliere, dallo stesso menù, se Jaws deve usare la tabella europea o quella americana, e, in tal caso anche noi dovremo usare con TN2Braille la tabella corrispondente.
Per i motivi suddetti, è bene tenere presente che il file prodotto con TN2Braille, se letto con una sintesi, conterrà senz'altro caratteri che apparentemente sono fuori luogo e quindi potrebbe risultare scarsamente leggibile, ma lo scopo del programma non è quello di ottenere un file di testo leggibile con la sintesi, ma solo di ottenere una copia conforme, da braille a braille, e per questo scopo funziona benissimo.
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Preparazione di una nuova tabella
Abbiamo appena visto a cosa serve poter disporre di diverse tabelle di conversione, ora cerchiamo di capirne la struttura, in caso dovessimo farne noi una nuova. Potrebbe infatti succedere che si possegga una stampante per cui nessuna delle tabelle fornite funziona correttamente, e, in questo caso, non resta altra scelta che creare una tabella apposita.
Ogni tabella è costituita da una serie di coppie di dati, una per ciascuna riga, coppie in cui un elemento è costituito dai numeri dei punti braille che compongono un dato carattere e l'altro dal carattere che dovrà essere inviato alla stampante per ottenere quel segno braille o dal numero di codice ASCII di quello stesso carattere. I due elementi possono essere separati o da una virgola oppure dal segno di uguale. TN2Braille lascia ampia scelta fra queste possibilità (v. il capitolo Tabelle di conversione ASCII-braille e loro formato del manuale), ma, siccome diverse di queste tabelle provengono dal programma Italbra o Wintalbra del compianto Paolo graziani, e siccome questo programma potrebbe esserci utile soprattutto in un caso che vedremo più avanti, io consiglierei di conservare quanto più possibile la struttura di tabella usata in Wintalbra, ed è appunto di questa che parlerò.
Dal momento che in linea generale si userà quasi sempre il braille a 6 punti, le coppie di caratteri descritte da ciascuna tabella sono 64, cioè quanti sono i caratteri braille che si possono formare con 6 punti. Ovviamente, per le tabelle in braille a 8 punti i caratteri saranno molti di più.
Ad inizio di ciascuna tabella ci può essere una riga di commento, che non serve al programma, ma a noi per capire a quale dispositivo o quali dispositivi si riferisce. Subito dopo si inizia con le coppie di corrispondenze, una per ciascuna riga. A sinistra si indica il numero del codice ASCII corrispondente al carattere da inviare alla stampante, seguito da una virgola e dai punti braille che formano il segno che si deve ottenere.
Per esempio, questa coppia indica lo spazio:
32,0
Infatti, per ottenere uno spazio, cioè un segno senza punti braille, si deve inviare alla macchina il codice ASCII 32.
Se invece si vuole indicare che, per stampare il segno di maiuscola, si deve inviare un segno di
dollaro, si dovrà scrivere:
36,46
Questo sta a significare che, per far sì che quella macchina stampi il segno di maiuscola, cioè i punti 4 e 6, le deve essere inviato il segno di
dollaro, codice ASCII 36.
A dirlo così sembra difficile, ma in realtà, se questa è la teoria, la pratica è assai più semplice, e sarà necessaria solo una certa dose di pazienza.
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Come scrivere una nuova tabella (procedimento manuale)
L'operazione può essere svolta in modo completamente manuale o con un procedimento assistito dal programma
TN2Braille. Il primo metodo è descritto in questo paragrafo. Il secondo, che ha molte analogie con il primo, consente alcuni controlli per evitare certi errori e viene descritto nel paragrafo successivo.
La bozza di tabella chiamata Nuova.cod, presente nella cartella delle tabelle, è già parzialmente compilata. Da essa si deve partire per ottenere la nostra tabella definitiva.
Prima di tutto, è bene fare una copia di Nuova.cod, in modo da lasciarla inalterata per future necessità, poi si deve rinominare la copia in modo da poter facilmente individuare a quale dispositivo si riferisce.
Si apre la tabella così ottenuta (con il blocco note o con qualsiasi altro editor per file di solo testo), e, nella prima riga, in cui è scritto soltanto 10,Stampante, si aggiunge il nome del nostro dispositivo.
La tabella vera e propria, trattandosi di braille a 6 punti, è formata da 64 righe, ciascuna delle quali deve contenere una coppia di corrispondenze.
In ciascuna riga, a destra della virgola, sono già scritte le combinazioni di punti che formano ciascun carattere braille, che non devono essere modificate.
Nella riga successiva a quella dell'intestazione, compare la prima coppia di dati e cioè:
32,0
Si tratta dell'indicazione dello spazio, che è la stessa in tutti i dispositivi e per questo deve essere lasciata invariata.
Nelle righe successive è presente solo il secondo elemento di ciascuna coppia, cioè l'indicazione dei punti da cui è composto il carattere braille e, prima di questo, la virgola che è il carattere separatore fra i due elementi della coppia. Manca cioè il numero del codice ASCII da inviare alla macchina per ottenere quel carattere braille, ed è questo che noi dovremo aggiungere prima della virgola.
Alcuni esempi:
,2346
,5
,3456
,1246
...
Nella parte finale della tabella, invece, sono riportate le 26 coppie relative alle 26 lettere minuscole dell'alfabeto. Queste corrispondenze sono complete, come lo spazio, perché sono valide per tutti i dispositivi. Vanno dal codice ASCII 97 per la lettera a, al codice 122 per la lettera z, in questo modo:
97,1
98,12
99,14
100,145
....
122,1356
In sostanza si tratterà di completare la tabella, indicando, per i 37 caratteri braille a cui manca il primo elemento della coppia, quale sia il codice ASCII necessario per ottenerne la stampa con la macchina di cui disponiamo.
Ora, spero che qualcuno si chieda: «Come facciamo noi a sapere quali sono questi codici?». Purtroppo non ci è quasi mai possibile sapere come sia strutturata la tabella incorporata nella nostra stampante, quindi bisognerà ricorrere ad un artificio, anch'esso ideato da Paolo Graziani, per capire quali siano le corrispondenze fra ASCII e braille.
Prima di tutto occorrerà stampare in braille con la nostra macchina il file testcod.txt che si trova nella cartella delle tabelle.
Ovviamente, se la nuova tabella è destinata ad un display braille, basterà visualizzare il file suddetto con questo display.
Il file è congegnato in modo da inviare alla stampante o al display i codici ASCII da 32 a 255, ma fa anche sì che, prima di ciascuno di questi caratteri, venga stampato il suo numero di codice, in modo che noi lo possiamo riconoscere.
Su ciascuna riga della stampa braille ci sono diversi gruppi di segni, ognuno riferito ad un codice ASCII, e ciascun gruppo di segni è così formato:
- Numero di codice, senza il segnanumero, quindi formato solo dalle lettere, per cui per il 32 avremo cb, per il 100 ajj e così via.
- Uno spazio.
- Il segno braille stampato dalla macchina a partire da quel carattere ASCII. Questo è, in definitiva, il segno su cui appuntare la nostra attenzione, e che servirà per la compilazione della tabella.
- La lettera l, che serve come riferimento spaziale al fine di poter individuare con più facilità da quali punti è costituito il carattere precedente.
- Poi ci sono due spazi, e a seguire, il gruppo successivo, riferito al codice ASCII che segue e strutturato allo stesso modo.
Ora che abbiamo la nostra stampa, possiamo iniziare a compilare la tabella che ci interessa, quindi procederemo in questo modo:
-
Il primo codice che incontriamo è il 32, individuato dalle lettere cb, le quali, se ci fosse stato il segnanumeri, avrebbero appunto avuto il significato di 32. Sappiamo ormai che questo è lo spazio, tanto è vero che il carattere che precede la l è appunto uno spazio, per cui, visto che nella nostra tabella è già previsto, passeremo al prossimo codice.
-
Questo è il 33, (cc) e allora andiamo a vedere qual è il carattere braille che è stato stampato dalla nostra macchina quando ha ricevuto questo codice, e che, come abbiamo detto, è quello che si trova subito prima della l.
Immaginiamo , per fare un esempio, che sia formato solo dal punto 5. Allora scorreremo la nostra tabella in costruzione e andremo a trovare la riga in cui compare solo una virgola e il numero 5, così:
,5
Quella sarà la riga giusta, in cui noi metteremo, prima della virgola, il numero 33, così:
33,5
-
Passeremo al prossimo gruppo di segni, quello contrassegnato da cd, cioè dal 34. Immaginiamo che il segno che compare a sinistra della l sia formato dai punti 3, 5 e 6. Allora cercheremo nella nostra tabella la riga in cui, dopo la virgola, compare il numero 356, mentre, ovviamente, prima della virgola non c'è niente. Metteremo allora il 34 prima della virgola, in modo da ottenere:
34,356
Esamineremo così un gruppo alla volta, fino ad aver riempito tutti gli spazi vuoti a sinistra delle virgole nella nostra tabella. Quando avremo raggiunto questo traguardo la tabella sarà stata compilata e potremo usarla con
TN2Braille. Potremo così constatare che, se non avremo commesso errori nella compilazione, il nostro programma riprodurrà fedelmente i codici digitati sul tastierino, permettendoci di ottenere copie stampate fedeli all'originale.
Ed ora qualche precisazione.
-
Il file di riferimento per la compilazione delle tabelle, testcod.txt, deve essere stampato con la stampante settata a 6 punti, altrimenti, nel caso questa fosse settata per stampare ad 8 punti, alcuni dei codici potrebbero essere diversi e quindi la tabella potrebbe riuscire errata.
La stampante dovrà invece essere settata ad 8 punti solo nel caso che si voglia compilare una tabella di braille ad 8 punti, ma qui la cosa si fa più complessa ed è necessaria una certa esperienza.
Con la stampante settata a 6 punti, molti dei codici contenuti nel file di riferimento verranno stampati come spazi e diversi altri come caratteri uguali fra loro, ma questo è logico, perché i caratteri braille sono solo 64 mentre nell'intervallo da 32 a 255 ci sono oltre 200 codici.
-
Infine si deve tenere presente che per stampare in braille il file testcod.txt non si può usare la normale procedura di stampa di windows, per esempio quella accessibile dal blocco note, ma si deve usare una procedura particolare. Ad esempio, lo si può fare con l'apposita funzione di Wintalbra oppure si può premere il tasto Shift+F2 di TN2Braille. Quest'ultimo comando sfrutta in modo trasparente il programma CmdBraille.exe di Guido Melani e produce direttamente la stampa richiesta.
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Come scrivere una nuova tabella (da programma)
Si può preparare una nuova tabella anche con un procedimento interno al programma
TN2Braille, operazione che ha molte analogie con il procedimento manuale descritto nel paragrafo precedente.
Avviare il programma e premere F4. Se è la prima volta che si preme F4, viene generato e aperto con l'editor il prospetto per l'inserimento dei codici (file ProspettoNuovaTabella.txt). Le prime righe, che iniziano con il carattere «#» (cancelletto) mostrano alcune istruzioni sintetiche. Le righe successive hanno l'aspetto seguente:
33 !l
34 "l
35 #l
...
255 ÿl
All'inizio di ciascuna riga è posto il numero del codice ASCII di un carattere (da 33 a 255) seguito da uno spazio e dal corrispondente carattere secondo la visualizzazione di Windows. Ogni riga termina con la lettera
l minuscola, utile per distinguere con il display braille la posizione dei punti braille nel carattere posto immediatamente alla sua sinistra. Il prospetto va opportunamente completato seguendo le indicazioni fornite di seguito. L'operazione può essere svolta in più sessioni, dato che se si esce e poi si preme
F4 il prospetto viene ripresentato esattamente così com'era stato lasciato.
Possono verificarsi due situazioni, a seconda che la tabella sia destinata a una stampante braille o a un display braille.
- Tabella per stampante braille.
-
Questo è il caso più frequente.
-
Per poter procedere è necessario aver preventivamente stampato in braille su carta l'apposito schema, risultato che ora si consegue premendo Shift+F2 (ricordiamo che la stampante deve essere impostata per il braille a sei punti).
-
Premere F4 per aprire il prospetto di inserimento codici.
-
In ciascuna riga, riportare a destra di l la combinazione dei punti braille corrispondenti al codice ASCII che si trova a inizio riga (a tal fine cercare nello schema cartaceo il codice ASCII stesso e trascrivere l'appropriata sequenza di cifre da 1 a 6). Il prospetto andrà via via assumendo la forma seguente:
33 !l5
34 "l4
35 #l3456
...
Nota.
Il carattere che il prospetto a video mostra a sinistra di l qui va ignorato (lo si utilizza nel caso successivo).
- Tabella per display braille.
-
Il procedimento è analogo al precedente. La differenza è che ora, in ciascuna riga, la combinazione di cifre che rappresentano i punti braille
va desunta dal prospetto di inserimento codici, e non dallo schema cartaceo, conformemente a quanto compare nel display braille a sinistra di L.
Quando si chiude il prospetto di inserimento codici,
TN2Braille ne analizza il contenuto e genera la corrispondente tabella
NuovaTabella.cod.
L'inserimento è considerato completo se sono state specificate tutte le combinazioni possibili a sei punti. In caso contrario viene emesso un segnale acustico di errore e viene prodotto un resoconto con l'elenco degli errori (file
NuovaTabella.log). Si può aprire tale resoconto premendo
Shift+F4, in modo da individuare le combinazioni mancanti. È invece ammesso che siano assenti combinazioni a otto punti.
Nel prospetto di immissione sono omessi i codici ASCII dello spazio (32) e delle lettere minuscole (da 97 a 122) perché in tutte le stampanti ciascuno di essi corrisponde a una combinazione di punti obbligata. Le combinazioni delle lettere minuscole non devono comparire in alcuna riga del prospetto: se ciò avviene, la circostanza viene riportata nel resoconto degli errori con la dicitura sequenza a sei punti riservata a lettera minuscola.
Anche i codici ASCII da 65 a 90 (lettere maiuscole) non sono presenti nel prospetto di inserimento codici. Nella tabella finale ciascuna lettera maiuscola viene associata alla combinazione della corrispondente minuscola con l'aggiunta del punto 7.
Se non vengono rilevati errori, la tabella NuovaTabella.cod può essere considerata completa. A questo punto conviene adattarne la prima riga scrivendo un'adeguata descrizione, rinominare opportunamente il file e spostarlo nella cartella delle tabelle.
È inoltre possibile premere Ctrl+F4 per azzerare il prospetto di inserimento codici. In realtà, con questa operazione il file ProspettoNuovaTabella.txt viene rinominato come ProspettoNuovaTabella.bak e potrebbe essere recuperato qualora si presentasse la necessità di correggere la tabella o di produrne un'altra che comporti variazioni di modesta entità.
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Verifica di correttezza delle tabelle
TN2Braille mette a disposizione una semplice procedura per verificare la correttezza delle tabelle, sia quelle ottenute nei modi indicati in precedenza sia quelle redatte con altri sistemi, purché compilate con la medesima sintassi. La tecnica impiegata per il test è basata su un'idea di Paolo graziani, il quale purtroppo non ebbe il tempo per metterla in pratica.
Per prima cosa occorre che la nuova tabella da testare sia una delle due tabelle attive, cioè quelle utilizzate da TN2Braille per la visualizzazione mediante display oppure per la stampa su carta.
Per fare questo, aprire con un editor il file di configurazione TN2Braille.ini e scrivere il nome della tabella desiderata nella riga apposita, come negli esempi seguenti.
Se si tratta della tabella per il display:
KBrTab = Display Eu.cod
Se si tratta della tabella per la stampante:
KBrPrn = Index dv3_4.cod
Salvare il file ed uscire.
Lanciare quindi il file
TN2Braille.exe, quindi premere
F5 per testare la tabella per il display, oppure
Shift + F5 per testare la tabella per la stampante. Comparirà un messaggio in cui, dopo aver riportato il nome della tabella da esaminare e il numero di combinazioni in essa contenute, si chiede se si vuole stampare il test dei caratteri. Se la nostra tabella è stata costruita per una stampante, risponderemo premendo
S, se è invece destinata a un display, risponderemo
N e poi, alla domanda successiva, risponderemo
S, in modo da visualizzare a schermo il suddetto test, per esaminarlo con il nostro display.
Ad ogni modo, sia nella stampa su carta che nella visualizzazione a schermo, lo schema riprodotto avrà la stessa impostazione, che viene illustrata di seguito.
Per semplicità esplicativa, consideriamo il caso di una tabella di braille a sei punti con 64 coppie di corrispondenze.
Dopo alcune righe con informazioni sintetiche sulla tabella presa in considerazione, ci viene presentato lo schema vero e proprio, suddiviso in questo caso in 4 righe così strutturate.
- Prima riga:
-
dopo 4 spazi vuoti, troviamo una l, come riferimento, e poi i caratteri braille che si possono ottenere utilizzando solo i 4 punti superiori della cella braille, cioè i punti 1, 2, 4 e 5. Si tratta di 16 caratteri: le prime 10 lettere dell'alfabeto, più altri 5 caratteri e lo spazio. I 5 caratteri oltre le prime 10 lettere, dovranno risultare così composti, se la tabella è corretta:
- carattere 11: punto 2.
- Carattere 12: punto 4.
- Carattere 13: punto 5.
- Carattere 14: punti 2 e 5.
- Carattere 15: punti 4 e 5.
- L'ultimo carattere, il 16, è costituito dallo spazio, in cui, ovviamente, non compare nessun punto.
fra un carattere e l'altro viene inserita la solita l come riferimento spaziale, per facilitare l'individuazione dei punti che compongono il carattere stesso.
- Seconda riga:
-
All'inizio, sotto quelli che nella prima riga erano spazi vuoti, troviamo la lettera c, a significare che in questa riga sono elencati quei caratteri che, oltre ai 4 punti superiori, contengono anche il punto 3. Quindi avremo la l e i 16 caratteri della prima riga con l'aggiunta del punto 3: sotto la a troveremo la k, sotto la b la l, sotto la c la m e così di seguito, fino a trovare, sotto lo spazio, il punto 3 da solo.
- Terza riga:
-
all'inizio, le lettere cf, a significare che qui saranno elencati quei caratteri che, oltre ai punti dei caratteri della prima riga contengono anche i i punti 3 e 6. Perciò, dopo la l avremo quest'altra serie di caratteri, la u, la v, la x e così via, fino all'ultimo carattere che avrà solo i punti 3 e 6.
- Quarta riga:
-
Lo schema è lo stesso delle righe precedenti, all'inizio la lettera f, per dire che in questa riga viene aggiunto solo il punto 6, e poi tutti i caratteri che, oltre ai 4 punti superiori, contengono solo questo punto.
In tutte le righe, come nella prima, fra un carattere e l'altro troveremo la
l di riferimento, in modo tale che i caratteri siano esattamente incolonnati anche in senso verticale.
Dopo aver controllato che i caratteri scritti nella prima riga siano esattamente quelli sopra descritti, basterà procedere alla lettura dello schema in senso verticale, per verificare che in ciascuna colonna compaiano sempre i punti del carattere scritto nella prima riga, con l'aggiunta, man mano che si scende di un posto, del punto 3, o dei punti 3 e 6, oppure del solo punto 6.
Per fare un esempio, la prima colonna, dall'alto in basso, dovrà risultare così formata:
- a, punto 1.
- k, punti 1 e 3.
- u, punti 1, 3 e 6.
- punti 1 e 6.
Se questa condizione risulta verificata per tutte le 16 colonne, significa che la tabella è stata compilata senza errori.
Se invece uno o più caratteri non rispondessero a questa condizione, significherebbe che abbiamo commesso uno o più errori nella compilazione della nostra tabella.
Anche qui facciamo un esempio per capire come poter trovare e correggere l'errore. Supponiamo che la prima colonna, quella che abbiamo esaminato più sopra, risulti così composta:
- a, punto 1.
- k, punti 1 e 3.
- u, punti 1,3 e 6.
- é, punti 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
L'errore è nella quarta riga, dove avrebbe dovuto trovarsi il carattere formato dai punti 1 e 6. Questo vuol dire che, nella nostra tabella, nella riga in cui, dopo la virgola, è indicata la combinazione di punti
16, abbiamo messo un codice errato a sinistra della virgola stessa. Dovremo allora ricontrollare lo schema stampato, se si tratta di una tabella per stampante, oppure lo schema a video leggendolo col display e correggere l'errore scrivendo a sinistra della virgola il giusto numero di codice ascii.
Nel caso, poco frequente, che la nostra tabella includa anche caratteri braille ad 8 punti, le righe dello schema saranno più di 4, perché ci potranno essere anche quelle che contengono i punti 7, 8, 7 e 8, 3 e 7, 3 e 8, 3, 6 e 7 e così via, ma il funzionamento sarà analogo,anche se lo schema risulterà per forza di cose più complesso.
Questa ulteriore procedura, aggiunta al controllo che il programma effettua in sede di compilazione per verificare che tutte le 64 combinazioni di punti siano state inserite, ci offre dunque un'elevata garanzia che la tabella da noi generata è priva di errori e del tutto affidabile.
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Uso delle nuove tabelle con il programma Wintalbra
Ogni tabella redatta secondo le istruzioni riportate più sopra può essere impiegata anche per il programma
Wintalbra. È sufficiente seguire le seguenti indicazioni.
- Copiare la tabella nella sottocartella chiamata Tabelle, che si trova nella cartella di installazione del programma Wintalbra.
- Aprire con l'editor la tabella appena copiata e accertarsi che la prima riga, quella di commento, inizi con un numero a piacere seguito da un carattere virgola e dalla frase di descrizione come nel seguente esempio:
10,Stampante di prova.
In caso contrario, adattare opportunamente la riga e salvare il file.
La tabella così modificata rimarrà compatibile con
TN2Braille e allo stesso tempo la potremo utilizzare con
Wintalbra per convertire testi da nero a braille e per stamparli con la nostra macchina.
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Uso di tabelle di Wintalbra con Tn2Braille
L'operazione inversa, cioè l'utilizzo di tabelle redatte per
Wintalbra, non richiede alcun accorgimento. Le tabelle vengono riconosciute da
TN2Braille così come sono. È anche possibile utilizzarle direttamente dalla sottocartella
Wintalbra\tabelle dei programmi senza doverle necessariamente copiare nella cartella di
TN2Braille (v. la chiave
KTabPath del file di configurazione). Notare soltanto che il commento dovrebbe essere limitato a una sola riga, non importa quanto lunga, perché le righe dalla seconda in poi sono riservate alla definizione delle corrispondenze.
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Convertire un file da una tabella ad un'altra
Per non dover ripetere più volte cose già dette, si dà per scontato che l'utente abbia già letto il manuale del programma, e in particolare i capitoli dedicati alle tabelle e alla conversione dei file da una tabella ad un'altra.
Se così non fosse, invito a leggere il file
TN2Braille.HTM,
e in primo luogo il capitolo intitolato
Tabelle di conversione ASCII-braille e loro formato.
TN2Braille è stato concepito principalmente per digitalizzare documenti braille esistenti solo su carta, in modo da poterne ottenere successivamente delle copie, sia sotto forma di file leggibili con un display braille, sia stampate su carta. Però le sue funzionalità permettono di utilizzarlo anche per scopi diversi, fra cui spicca la possibilità di effettuare la conversione di file prodotti per un dato dispositivo braille, in modo che il loro contenuto diventi utilizzabile anche con un apparecchio diverso. Esporremo qui alcuni esempi, così da stimolare l'inventiva di ciascun utente.
Dalla versione 2.0 il programma TN2Braille permette l'uso contemporaneo di due tabelle, in modo da consentire al suo utilizzatore di servirsi allo stesso tempo di due dispositivi di visualizzazione, ad esempio un display braille e una stampante braille su carta.
Il nome delle tabelle attive, cioè quelle di cui il programma farà uso, deve essere specificato nel file TN2Braille.ini, scrivendolo nelle righe apposite, come indicato dalle spiegazioni presenti nel file stesso.
Esempio:
KbrTab = Tabella Wintalbra.Cod
KbrPrn = Romeo.Cod
Esaminiamo i casi che si possono presentare:
- 1. L'utente si avvale di un solo dispositivo, display o stampante.
-
In questo caso, basterà indicare una sola tabella, nella riga della chiave KbrTab, mentre si lascerà vuoto il valore accanto alla seconda chiave, KbrPrn.
Il file prodotto inserendo i caratteri dal tastierino, verrà codificato secondo la tabella indicata. L'utente potrà utilizzare questo file con il dispositivo che possiede, display o stampante.
- 2. L'utente possiede un display braille e una stampante su carta.
-
Anche in questo caso, se i due dispositivi sono predisposti per utilizzare la stessa tabella, il programma utilizzerà solo questa per produrre il file, che potrà essere utilizzato indifferentemente per essere letto con il display o essere stampato su carta.
Se invece, come accade quasi sempre, i due dispositivi utilizzano tabelle diverse, queste andranno entrambe indicate nel file TN2Braille.ini. Il file di uscita, FileOut.txt, verrà allora prodotto avvalendosi della prima tabella, cioè quella indicata nella riga della chiave KbrTab, mentre, quando invieremo il testo alla stampante con il comando F2, questo stesso file verrà copiato in un altro file codificato con la seconda tabella indicata nella riga della chiave KbrPrn, in modo da essere stampato correttamente.
In entrambi i casi presentati, l'utente potrà quindi controllare il testo durante e dopo la digitazione con il display e successivamente produrne una o più copie su carta.
-
3. L'utente dispone di un file codificato per una data stampante braille o per un display e intende utilizzarlo con un diverso dispositivo, che però fa uso di una diversa tabella.
-
Il file potrebbe essere stato prodotto sia con TN2Braille, sia con un altro programma, come Wintalbra, ma, per fare un esempio, era destinato ad una stampante braillo mentre ora lo si vorrebbe stampare con una index. In questo caso il nostro TN2Braille funzionerà quindi da switcher, cioè avrà il compito di trasformare il file origine creato per la braillo in un altro, in modo che questo, inviato alla Index,produca lo stesso identico risultato.
Per ottenere il nostro scopo, seguiremo questa procedura:
-
a. Nel file TN2Braille.ini inserire il nome della tabella con cui è stato creato il file origihnale sulla riga della chiave KbrTab e quello della tabella relativa alla stampante Index sulla riga della chiave KbrPrn, come indicato sia nel manuale del programma che più sopra in questo stesso file.
-
b. Rinominare il file originale come FileOut.txt e quindi avviare il programma, cliccando sul file TN2Braille.exe.
-
c. premere il tasto F2, avviando la stampa. Il testo verrà stampato correttamente, a seguito della conversione operata dal nostro programma. Il file così convertito, oltre che essere inviato alla stampante, verrà anche salvato con il nome TN2Braille-Prn.txt nella sottocartella temp\ e potrà essere quindi anche riutilizzato in seguito.
Qualora si desideri conservare i file prodotti con
TN2Braille, consigliamo di annotare con quale tabella è stato prodotto ciascuno di essi, in modo da permetterne in seguito l'eventuale conversione per adattarli ad altri dispositivi.
La conversione da una tabella ad un'altra può anche essere effettuata lanciando il programma con un appropriato file batch. Per facilitare tale operazione, è stata prevista la possibilità di
aggiungere nel menù Invia a la voce accessoria Switch usando TN2Braille.bat (tasto F6, consultare nel manuale il paragrafo intitolato Conversione con comandi da prompt).
Per completezza, aggiungo due osservazioni finali.
-
L'operazione di switch può essere portata a termine sia con Wintalbra, utilizzando la voce stampa un file dall'archivio, presente nel menù File, sia con il programma BrailleTableSwitcher creato appositamente per questo scopo. Per convertire un file con questi programmi sarà però necessario modificarne l'estensione, cambiandola da .txt a .bra.
Anche con questi programmi è indispensabile, per ottenerne il corretto funzionamento, che si disponga di entrambe le tabelle, cioè quella con cui è stato compilato il file originale e quella con cui dovrà essere convertito il file destinazione.
In taluni casi, sia con TN2Braille che con gli altri programmi citati, potrebbe tornare utile configurare sul pc una stampante virtuale, della quale si parlerà in un capitolo apposito di questo stesso file.
-
In analogia a quanto detto più sopra per lo switch, è prevista in TN2Braille la possibilità di premere F7 per aggiungere nel menù Invia a la voce Stampa usando CmdBraille.bat che consente di stampare un testo in braille. La stampante usata è quella specificata nel file di configurazione TN2Braille.ini.
Resto comunque a disposizione per eventuali chiarimenti relativi, oltre che a
TN2Braille, anche a
Wintalbra e a
BrailleTableSwitcher
(utilizzare il form di contatto riportato all'inizio di questo testo).
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Come creare una stampante virtuale
Dal momento che ho accennato all'utilizzo di una stampante virtuale, darò qui le informazioni generiche su come crearla nel nostro pc.
La stampante virtuale viene vista dal sistema operativo come una normale stampante, con la differenza che essa crea semplicemente un file di testo, in cui vengono riversati i caratteri che erano destinati ad essere stampati dalla stampante vera e propria. Viene inserita nell'elenco delle stampanti installate sul pc e può essere scelta da questo elenco in fase di stampa, proprio come avviene per le altre macchine collegate al computer.
Prima di tutto occorre aprire il pannello di controllo e andare alla voce che ci permette di gestire le stampanti. A seconda della versione di Windows che si sta usando, questa operazione presenta qualche piccola differenza, ma è abbastanza intuitiva e non presenta difficoltà. In windows 7, per esempio, basterà digitare Aggiungi stampante nella casella di ricerca e raggiungeremo subito il punto voluto.
- Una volta aperta questa finestra, ci troveremo l'elenco delle stampanti installate sul pc e, in più, troveremo la voce Aggiungi stampante, che è quella che ci interessa.
- Dopo averla cliccata, sceglieremo Aggiungi stampante locale.
- Trovare Tipo di porta, e, con freccia giù, scegliere Local port.
- A questo punto verrà richiesto il nome della porta. In questo campo si deve scrivere il nome del file in cui verrà riversato il contenuto da stampare, che deve essere completo di percorso. Esempio:
C:\stampante.txt
- Viene presentata una lista delle marche di stampante, da cui occorre scegliere Generic o Generic text only.
- Si deve confermare la voce Usa il driver attualmente installato.
- Viene poi chiesto il nome della stampante, che è quello che comparirà nella lista delle stampanti. Cancellare Generic Text Only e al suo posto scrivere, per esempio Stampante virtuale.
- cercare Fine e concludere la procedura.
Da questo momento, quando eseguiremo una stampa usando la stampante virtuale, ne troveremo il risultato nel file che abbiamo indicato, in questo esempio sarà
c:\stampante.txt.
Ricordo, anche se questo non è strettamente pertinente al programma TN2Braille, che l'espediente della stampante virtuale permette di ottenere, a mezzo di Wintalbra, dei file codificati in braille a 6 punti e impaginati in modo da essere perfettamente leggibili con una barra braille, partendo da comuni file di testo sia in formato txt che rtf. Questo permette a chi preferisce il braille piuttosto che la sintesi vocale, di leggere anche testi molto lunghi, evitando di sprecare carta o di dover conservare poi plichi ingombranti. In pratica, con la stampante virtuale, si ottiene un risultato identico al cartaceo, solo che viene reso fruibile con una barra braille anziché su un foglio di carta. Ci sono ovviamente altre modalità d'uso di Wintalbra che permettono di arrivare ad un risultato simile, ma non è qui il caso di parlarne.
Restiamo comunque a disposizione di chi fosse interessato e volesse saperne di più.
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